sabato 17 marzo 2012

"Il cavallino bianco" di Elizabeth Goudge (arretrati infantili)

Il cavallino bianco - Moonacre,
di Elizabeth Goudge, BUR, 280 pg.,
8,90 €
Ci sono giorni in cui non posso fare a meno di chiedermi: ma cosa diavolo ho fatto da bambino? Oltre a rileggere sette volte tutti e sette i volumi di Harry Potter (meritevolissimi)? Come trascorrevo i miei pomeriggi oziosi? Ho la risposta: non leggendo tutti gli altri libri che avrei dovuto leggere, così che mi ritrovo valanghe di libri arretrati. Basti dire che ho letto Le Cronache di Narnia a sedici anni, Alice nel paese delle meraviglie a diciotto e il mago di Oz a diciannove (camuffando la copertina per non farmi sorprendere in pubblico con in mano un libro per bambini... o meglio, per bambine, gli unici realmente degni di essere letti).
Oggi ho deciso di inaugurare su questo blog la rubrica "Libri che avrei dovuto leggere nell'estate dorata della mia fanciullezza". Comincio con Il cavallino bianco, di Elizabeth Goudge, un classico per l'infanzia in tutto il mondo anglofono, ma quasi sconisciuto in Italia. Personalmente, sono venuto a sapere della sua esistenza grazie a Harry Potter: era il libro preferito da J.K. Rowling quando ancora usciva di casa coi codini, mentre io l'ho divorato tra un capitolo e l'altro del mio astruso manuale di letteratura spagnola.
E' stata una lettura zuccherosa e per questo assurdamente eccitante: un libricino bizzarro, lezioso, fru fru che è un piacere!
Un misto tra un romanzo austeniano, un episodio di Sailor Moon e un libro di catechismo, il tutto condito con una spruzzata di polvere di fata alla Peter Pan e un tocco di mistero in stile Il giardino segreto.
Maria (Dakota Blue Richards) abbraccia la tenera lepre
Serena in una scena di Moonacre - i segreti dell'ultima
luna, film tratto dal romanzo di Elizabeth Goudge (se
pur con vistose licenze). 
Credo di essere l'unico in Italia
ad averlo visto...
La storia prende luogo in Inghilterra, nel 1842, quando la tredicenne londinese Maria Merryweather, rimasta orfana e senza il becco di un quattrino, si trasferisce con la fida governante Miss Heliotrope nella misteriosa e incantevole valle di Moonacre Manor, dimora e proprietà dei Merryweather dal tempo dei vichinghi. Tra passaggi segreti, antiche leggende e creature fatate, Maria scopre di essere destinata ad espiare un'antica colpa di famiglia e riportare l'armonia tra i suoi membri (i Merryweather lunari, cioè quelli nati nelle ore notturne, e i Merryweather solari, quelli venuti al mondo nelle ore del giorno).
Si tratta di una paciosa, deliziosa, ingenua fiaba romanzata in cui le faide ataviche si risolvono con un tè, una fiaba in cui gli abbondanti riferimenti religiosi (la Goudge è figlia di un reverendo) si accostano con disinvoltura all'elemento fantastico. Il cavallino bianco è un Harry Potter embrionale, un fanciullesco fantasy pastorale in cui il peggior crimine commesso dai "cattivi" è il furto di bestiame. A renderlo così piacevolmente stucchevole sono le descrizioni liriche, più particolareggiate di un quadro fiammingo, come anche l'attenzione tutta modaiola ai vestiti indossati dalla protagonista e all'elemento cromatico. Sono i colori, simbolici e non, ad occupare il campo "visivo" durante la lettura: dal viola eliotropio al violetto delfinio, dal giallo zafferano al rosa salmone (quest'ultima nuance è persino cruciale, ridicolmente cruciale, a un certo punto della storia!)
Maria Merryweather, poi, è un personaggio difficile da dimenticare: una civettuola protagonista per cui è impossibile non provare simpatia, la versione ottocentesca (e più morigerata e simpatica) di Paris Hilton, con tanto di cagnolino scondinzolante al seguito, senza contare un'arca di Noè di mille altre bestie da fare invidia a una principessa Disney: il cagnone Wrolf, il pony Pervinca, la lepre Serena, il gatto Zachariah... insomma, solo non si vedono i due liocorni (ah, no, come non detto: il liocorno c'è eccome!).
Insomma, Il cavallino bianco riesce ad essere suggestivo e archetipico come una fiaba e, al contempo, frivolo, spensierato e adorabilmente kitsch come una soap-opera.
Non mi stupisce che la piccola Rowling abbia "adorato" questo romanzo: sono molti gli elementi da lei ripresi nella saga potteriana (ma sempre con originalità) e molte anche le lezioni ereditate dalla Goudge (superando la maestra), innanzitutto l'abitudine di disseminare indizi qua e là. Insomma, entrambe le scrittrici non lasciano mai nulla al caso...
Se siete interessati alle numerose analogie tra Il cavallino bianco e Harry Potter - individuate da me personalmente -, continuate a leggere, ma a vostro rischio e pericolo: allarme spoiler!


Il cavallino bianco e Harry Potter: trova le differenze
(tratto dal mio taccuino personale)

Spade, araldica e antiche rivalità. Così come la disputa tra Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde fa da antefatto alla storia di Harry, anche la storia Maria si intreccia alle vicende del suo antenato vichingo Wrolf Merryweather e dell'arcinemico William Coq de Noir.
Nel corso del romanzo Maria dubiterà della bontà del suo antenato, che ha sottratto Colle Paradiso ai monaci. Allo stesso modo Harry si stupisce della cattiva fama di Godic Grifondoro tra i goblin, che lo accusano di aver rubato loro la sua spada.
La spada, tra l'altro, è un simbolo importante in entrambe le storie: è simbolo delle virtù di Grifondoro in Harry Potter e "arma della fede" per Maria, in quanto usata come crocifisso nel monastero restituito a Dio.
Il simbolo associato a Wrolf, in fine, è il leone, emblema anche di Grifondoro, mentre WIlliam Coq de Noir è rappresentato dal gallo e Serpeverde dal serpente. Il gallo e il serpente sono presenti nel folkore di molte culture, in alcuni casi con valori positivo, in altri negativo. Secondo le leggende antiche un uovo di serpente covato da un gallo dà origine al Basilisco, mostruosa creatura che presenta caratteristiche di entrambi gli animali.

Passaggi segreti. Maria scopre un passaggio segreto sotto le radici di un pino, un po' come il tunnel sotterraneo nascosto sotto il Platano Picchiatore. Tra l'altro il passaggio sotto il pino cela il nascondiglio segreto del perfido William Coq de Noir, ritiratosi in solitudine come Salazar Serpeverde (che prima di allontanarsi dagli altri fondatori di Hogwarts costruì la Camera dei Segreti).

Animali. Entrambi i romanzi straripano di animali tutelari dotati di singolari poteri magici. Il coraggioso leone Wrolf (spacciato per cane) è protettivo nei confronti della protagonista come Sirius Black (nelle sembianze di cane) o l'ippogrifo Fierobecco con Harry.
Il gatto Zachariah è estremamente intelligente, tanto da aiutare la protagonista a scovare passaggi segreti, un po' come il gatto Grattastinchi. Al momento del loro primo incontro, Maria, intimorita dalla maestosità del felino, gli rivolge un inchino prima di avvicinarsi, come fa Harry con Fierobecco.

La Principessa della Luna e Corvonero. La collana di perle della Principessa della Luna, moglie di Wrolf Merryweather, è andata smarrita secoli prima dall'arrivo di Maria a Moonacre, così come il diadema perduto di Priscilla Corvonero. Tra la Principessa e la fondatrice di Hogwarts, tra l'altro, ci sono molti altri punti di contatto: intanti sono entrambe associate al colore blu e alla notte, oltre ad essere protagoniste di storie d'amore infelici. Sulla volta della stanza della Principessa è dipinto un cielo stellato, come su quella della Sala Comune di Corvonero.
La Principessa della Luna e la sua rincarnazione, Loveday Minette, richiamano anche, per i capelli argentei e il carattere un po' svampito, una studentessa di Corvonero, anch'essa legata alla luna, cioè Luna Lovegood (da notare la somiglianza tra i nomi Loveday e Lovegood). Secondo le dichiarazioni della Rowling, tra l'altro, dopo Hogwarts Luna sposa Rolf Scamandro (il nome ricorda quello di Wrolf).
Ma c'è di più: il Patronus di Luna è una lepre, come la lepre Serena, salvata dai bracconieri grazie all'intervento di Maria. La lepre in Irlanda e Gran Bretagna è considerato un animale fatato e i Bretoni la associavano alle divinità lunari, per questo viene spesso rappresentata nell'atto di guardare la luna. Anche il salvataggio di Serena dai bracconieri è significativo: secondo la tradizione, chi ferisce una lepre soffrirà atroci dolori.

Maria, Luna e Ginny. Il "cattivo" Coq de Noir è convinto che Maria, anche lei reincarnazione della Principessa della Luna, sia affetta da "follia lunare": allo stesso modo Luna Loovegood è spesso chiamata Lunatica. Maria, inoltre, hai i capelli rossi, come Ginny Weasley, il cui Patronus è un cavallo (un richiamo al cavallino bianco di Maria?).

Sigle misteriose. Nella sua cameretta Maria trova vestiti e un libro delle preghiere contrassegnati dalle iniziali L.M., che non sa riconoscere. Anche Harry si trova ad usare oggetti appartenuti ad altre persone,  a volte note (è il caso del Mantello dell'Invisibilità di suo padre), ma spesso a lui ignote (il diario segreto di Tom Riddle, il libro di pozioni del Principe Mezzosangue...), e si imbatte anche in iniziali sconosciute (R.A.B.)

Nomi buffi. J.K.Rowling condivide con Elizabeth Goudge l'amore per i nomi buffi come Loveday Minette e Marmaduke Scarlet (questo personaggio, tra l'altro, col suo aspetto da folletto, ricorda per certi versi il professor Vitious).

Geografia. La geografia di Moonacre Manor è simile a quella di Hogwarts: abbiamo una foresta, un parco, un castello e un villaggio.

Foreste e unicorni. Anche per Maria c'è una "foresta proibita", popolata dagli Uomini dei Boschi Neri. Tra l'altro è qui, nella foresta, che appare l'unicorno dal manto argenteo a cui fa riferimento il titolo, che ha un ruolo di guida come per Harry la cerva d'argento.
All'inizio della sua avventura Harry, Hagrid e i suoi amici si avventurano nella foresta alla ricerca di un unicorno ferito. Maria si inoltrerà di notte nella foresta di pini insieme al perfido William il Nero alla ricerca del cavallino bianco.

19 commenti:

  1. Alla faccia delle leggere somiglianze, la Rowling si è letteralmente ispirata al libro!
    Ed è incredibile come tu sia riuscito a notare tutte le somiglianze e a ricordarle! Impressionante! Sei un vero fan della saga Potteriana, non c'è che dire :D
    Di Moonacre ho visto il film anche io (non sei l'unico :D) e non credevo ci fosse un libro. Forse non mi sono messa a curiosare perché il film mi aveva affascinata, ma non rapita, incuriosita, ma non colpita... Il personaggio che più ho amato nel film è Wrolf, santo Dio XD e tutto questo perché? Confesso, non amo particolarmente il genere fantasy.
    La saga di Harry Potter è stata la prima fantasy che io abbia mai amato. Spiegare perché sarebbe lungo e non si finirebbe più :) in compenso (ahi ahi!) sono un amante sfegatata dei gialli XD il genere che non sopporti! (mi bannerà a vita!)
    Ed è grazie a te che ho scoperto che il nuovo libro della Rowling sarà un giallo! *palpa vigorosamente per ringraziare della soffiata*.
    Ah! Alla fine sono andata fuori tema come al solito :) grazie come sempre di allietarmi con le tue parole.
    Un bacio, genio:*

    Ps: Andiamo! Non ami i gialli, ma come puoi non amare Sherlock Holmes?! Come puoi non amare Sir Conan Doyle?! Come?! *rotola via*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahahahahah ti ringrazio! Soprattutto per la palpata di ringraziamento, è la mia manfestazione d'affetto preferita. Comunque se ti chiedi come ho fatto a ricordarmi tutte queste cose... be', sì, sono un fanatico di Harry Potter! E comunque ho l'aiuto del mio fido taccuino, che funge un po' da hard-disk esterno del mio cervello (poco capiente) ;)
      Comunque ti svelo un segreto: neanch'io amo il fantasy puro... mi sembra sempre tutto un'imitazione de Il Signore degli Anelli. Preferisco il fantasy più soft come l'urban fantasy. In genere mi piace la commistione degli stili... Harry, per esempio, ha molte caratteristiche tipiche del giallo! Non è vero che non amo il giallo, solo che lo preferisco condito con altri elementi! Quello fine a se stesso dopo un po' mi scoccia...
      Comunque intendo recuperare presto le mie carenze anche in quell'ambito... ance se credo di essere più un tipo da Miss Marple che da Sherlock Holmes :P ahahahah adoro le arzille vecchiette.
      Un bacione grosso grosso! :*
      *sparisce in una nuvoletta di fumo purpureo*

      Elimina
  2. Non conoscevo il tuo blog.
    Adesso che l'ho letto devo farti i complimenti.
    Tornerò a trovarti.
    A presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! Mi fa molto piacere! :) Neanch'io conoscevo il tuo e mi ha conquistato! Di questi tempi è quello che mi ci vuole.... ho ghignato a tutto spiano ahah :D

      Elimina
  3. uau lo voglio leggere anche io! ciao Raffaele, passo per un salutino e per ringraziarti ancora per aver partecipato al concorso dei mug :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma grazie a te!!! :D Hai avuto proprio una bellissima idea ;)
      Un bacione!

      Elimina
  4. Ho adorato il film e appena scoperto che c'era anche il libro mi sono detta che dovevo leggere assolutamente *-*

    RispondiElimina
  5. Innanzitutto mi complimento per la recensione perfetta del libro e per il blog in generale (devo dire che scoprirlo mi ha ridato fiducia nel genere umano).
    Credevo di essere l’unica persona maggiorenne in territorio italiano capace di perdersi dietro a questo libro (o meglio: dietro alle atmosfere oniriche di questo libro, che mi piacciono tanto da farmi chiudere un occhio sul suo tono precettistico e sul suo insopportabile catechismo anglicano).
    In effetti cominciavo proprio a pensare di essere l’unica ad averlo letto e visto.
    Mi conforta sapere che non è così, e vorrei azzardare una domanda: per caso sai qualcosa di una serie tv basata su questo romanzo che facevano vedere negli anni ’90?...
    Lo so, si va parecchio indietro. Ma certe cose che hanno colpito la mia immaginazione di bimba (come la canzone Utopia dei Goldfrapp) mi restano scolpite nella testa, anche dopo anni e anni e di totale oblio.
    Io ho il chiaro ricordo di qualcosa che aveva a che fare con cavalli bianchi, cani lupi e una diatriba fra famiglie. La trama sembra la stessa.
    Dal momento che non ho trovato assolutamente nulla su internet, comincio a pensare di essermela solo sognata.
    Chiedo venia per il papiro e per la bizzarra richiesta di aiuto... ma non mi capita spesso di poter discutere con intenditori di ricercate delicatezze fantasy del passato.
    Grazie per l’attenzione e buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace non aver letto prima questo commento! Innanzitutto grazie per i tuoi complimenti, sono felicissimo di non essere il solo ad essersi appassionato a questa storia! :D Comunque temo proprio di non poterti essere d'aiuto in merito alla serie tv di cui parli, non so proprio quale possa essere. :(
      Spero di ritrovarti ancora qui, comunque! Grazie ancora! ;)

      Elimina
    2. Grazie a te: sapevo che era una richiesta impossibile. Certamente continuerò a seguire il tuo blog molto volentieri: è originale, divertente e ‘intellettualmente impegnato’ ;-) È bello vedere citati numerosi elementi del mio bagaglio culturale che davo per completamente ignoti alla mia generazione. Continua così. Buona serata!

      Elimina
    3. …Ultimo commento: ho notato che hai citato il Giardino Segreto (altro bellissimo film che pensavo non conoscesse nessuno). Ora che me lo hai fatto notare… è vero, si assomigliano molto: l’orfana ribelle dai capelli rossi, lo zio scontroso, la residenza misteriosa con i passaggi segreti, gli animali. E quel clima generale di mistero e magia, con la redenzione salvifica finale. Non ci avevo MAI fatto caso. Complimenti per il colpo d’occhio! :)

      Elimina
    4. Ma grazie!! :D Mi fa molto piacere aver trovato uno spirito affine! :D

      Elimina
    5. Affinità goethiane, davvero : Potter, Austen, la Bella e la Bestia, Hopper, Conrad, Von Stuck, Tin Tin, Munch, Oisin, Grand Budapest Hotel....quante belle cose.
      Ma rimanendo sui fantasy ben pensati sarei curiosa di leggere una tua recensione sul Castello Errante di Howl (libro)
      Buona giornata :-)

      Elimina
    6. *____*
      Ma sai che non sono ancora riuscito a trovarlo??
      Sono anni che vorrei leggerlo!! Ho adorato il film di Miyazaki, ma immagino che il romanzo sarà molto diverso!

      Elimina
  6. Infatti la versione cartacea è pressochè impossibile da trovare. Io lo ho letto su internet...ma adesso ho visto che lo hanno tolto pure lì.
    Tempo fa, proprio perchè era introvabile (e mi aspettavo che presto o tardi lo avrebbero tolto dal sito), ho avuta la folle idea di copiarlo interamente in un file word (...pazzia cronica...).
    Se mi dici la mail provo a mandartelo.
    A me è piaciuto molto, più del film: ha un'ironia sottile e pungente.
    Non parla pressochè per niente di guerra (tema enfatizzato da Miyazaki) e si concentra invece sui caratteri strampalati dei protagonisti.
    Una sorta di favola per adulti, intricatissima e contemporaneamente perfettamente lineare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Miyazaki non è famoso per la fedeltà ai soggetti che sceglie ;) Il tema della guerra so che è stata una sua aggiunta.
      Comunque dal sito della Feltrinelli sembrerebbe che loro ne abbiano delle copie, almeno nei punti vendita a me vicini. Ti farò sapere! :)

      Elimina
    2. Benissimo ;-) Buono a sapersi.
      Buona lettura!

      Elimina
  7. Il libro è un capolavoro, il film un po' meno... la Rowling ha sempre detto di essersi ispirata al Cavallino Bianco, in quanto sua storia preferita fin dai tempi dell'infanzia!!!

    RispondiElimina
  8. Ho rivisto il film e ho finalmente letto il libro ( salvato su internet- in libreria è introvabile) Deliziosi entrambi
    Io sono amche amante di Mary Poppins. Libri, ovviamente
    È lì la mia infamxia

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...