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giovedì 15 gennaio 2015

Premio Giovanna 2014: il Galà delle Pubblicità Insopportabili (la premiazione)


E' finalmente arrivato il momento di scoprire i vincitori del Galà delle Pubblicità Insopportabili 2014, l'evento più importante a cui assisterete dopo i Golden Globes e prima del Festival di Sanremo, ma probabilmente non il più trash. Con tante valide nomination, votare non è mai stato difficile come quest'anno - ve ne do atto! 
Noterete che mi sono permesso di aggiudicare alcuni premi extra ad altre meritevoli guest star.
Ora, però, "bando alle ciance" (cit. Carlo Conti), e scopriamo chi si porta a casa la soddisfazione di aver vinto!

1. Compagno di Viaggio Più Insopportabile


Tra i candidati proposti, avete saggiamente premuto il tasto d'espulsione per la bambina saccente di Lufthansa. Come compagni di volo meglio una comitiva di gremlins

2. Peggior Esaltato


Il premio per il Peggior Esaltato se lo becca Adriano Celentano, che ci ha tramortiti con il ruggente trailer del suo concerto evento (o meglio, spavento).

3. Componimento più Insopportabile


Mi delizia annunziar che il vincitor della gara poetica
è il rapper di Sammontana, il terrore di ogni natica.
Più che l'allor, che con grande onor cinge le teste dei poeti,
gli diam quel che condisce i legumi che fan fare peti.

4. Peggior Salutista


Laura Chiatti (rileggi l'articolo), urologa improvvisata, si aggiudica quest'anno l'ambito Pitale d'Oro, con tanto di minzione speciale!

5. Peggior Latin-Lover


E l'Oscar per il peggior farfallone va a... Kevin Costner (rileggi l'articolo) per la sua interpretazione in Balla con le allupate.

Premio Speciale Faccette



E' un dispiacere non poter dire Sì a una grande attrice come Cate Blanchet, ma uno spot così saprebbe farlo anche la D'Urso.

Premio Speciale Marco Tullio Cicerone



Ho istituito questo premio speciale perché sentivo il bisogno di lodare il raffinatissimo eloquio con cui la nostra sirenetta nazionale, Federica Pellegrini, rivela nello spot di Head&Shoulders i suoi segreti per la vittoria. Perché parlare di "arroganza" quando puoi usare espressioni come "la sicurezza di vincere"? Perché accontentarsi di una parola banale come "concentrazione" quando puoi ricorrere a eleganti perifrasi come "Starci con la testa"?

Premio Speciale Ridondanza, Pleonasmo e Superfluità




Okay, è stato bravo a imparare l'italiano, ma Mika non si sarà mica mangiato un vocabolario dei sinonimi e dei contrari? Una bistecca di thesaurus con patate? Non so, esprimete pure la vostra idea o il vostro parere, o magari persino la vostra opinione sull'argomento.

6. Pubblicità più Insopportabile



La corona delle Pubblicità Insopportabili, infine, non può che andare a colei che da mesi marcia a ritmo serrato nei nostri incubi: Simona Ventura (rileggi l'articolo), la majorette artritica che marcia in difesa dei valori di Liberté, Egalité, Décollète!

Grazie a tutti per aver partecipato! E ricordate, al peggio non c'è mai fine!

mercoledì 17 dicembre 2014

Premio Giovanna 2014: il Galà delle Pubblicità Insopportabili (le nomination)

La "brava" cameriera Giovanna apre, come di consueto, i cancelli di Villa Saratoga, che ospita per il terzo anno di seguito il temutissimo Galà delle Pubblicità Insopportabili. 
Un anno, il 2014, iniziato sottotono per noi cultori del pattume pubblicitario, noi piccoli procioni avidi di spazzatura televisiva, eppure in breve tempo ha riguadagnato terreno regalandoci perle di raro cattivo gusto! Ma passiamo subito alla competizione e presentiamo le nuove cinque, intollerabili categorie...

1. Compagno di Viaggio Più Insopportabile
Guarda la playlist delle 3 nomination:



Pare che il test più efficace per capire davvero di che pasta è fatto qualcuno sia viaggiarci insieme. Cosa ne pensate allora dei viaggiatori qui proposti? A quali di questi infilereste un corno di rinoceronte nel bagaglio a mano pur di bloccarlo in aeroporto?
La coppietta di cretini per Ford Fiesta, per esempio, sprezzanti del pericolo, guidano a tutta velocità lungo la litoranea tutta curve della mia dissestata pazienza. Non poche, però, sono anche le turbolenze che provoca la bambina saccente di Lufthansa, sempre pronta a snocciolare a chiunque vaghe quanto non richieste nozioni di fisica (in realtà si limita a ricondurre vari fenomeni all'ambito di studio della fisica, come se un paio di occhiali da hipster bastasse a farla sembrare una bambina prodigio.) Simpatico quanto la pubblicità ingannevole di un resort a cinque stelle che si rivela essere un tugurio infestato dalle blatte è, ultimo ma non ultimo, Mecla, il rapper estivo di Cono 5 Stelle Sammontana (rileggi l'articolo), un compagno di villeggiatura che sa come mordere la vita, ma anche il vostro sedere (un'esperienza che non a tutti risulta gradita.)

2. Peggior Esaltato
Guarda la playlist delle 4 nomination:


Mai come quest'anno la tv ha risuonato di strilla e gridolini eccitati di fanatici e invasati. A quale di questi un po' troppo entusiasti personaggi spruzzereste dello spray al pepe negli occhi se doveste incontrarli in un vicolo buio? Vi spaventa di più l'esaltazione della speaker teinomane di Tg Rocchetta (rileggi l'articolo), il tentato golpe militare di Simona Ventura per Pittarosso (rileggi l'articolo), o magari la shopaholic di HSE24, che urla a squarciagola come un'oca in una fabbrica di Moncler? Oppure a turbarvi più di chiunque altro è il solito, apocalittico, sensazionalistico trailer animalier di Adriano Celentano? L'unico che spacca i timpani più del concerto stesso?

3. Componimento più Insopportabile
Guarda la playlist delle 4 nomination:


Il Premio Giovanna è oggi anche agone di poesia:
Tra tanti carmi il peggior direte voi quale sia.

L'invito rap di Sammontana ad azzannar la chiappa nuda,
o l'Ode, per Mutti mutilata, del buon Pablo Neruda?

I tamburi di Simona, che non son proprio delle dolci arpe,
le scatole vi han rotto (e mica dico quelle delle scarpe)?

Oppure vi è molesta, più della marcia di Pittarosso,
la serenata alla patata Amica che ben pochi ha commosso?

Di quale verso, rima, strofa o stanza,
Orsù dite, ne avete avuto già abbastanza?

Di giudicar vi chiedo, senza alcuna ritrosia:
Tra tanti carmi il peggior direte voi quale sia.

4. Peggior Salutista
Guarda la playlist delle 2 nomination:



Il 2014 ha visto molte star internazionali impegnate con ogni sforzo sul fronte della stitichezza e della ritenzione idrica. Quale di questi spot ha stimolato maggiormente il vostro dissenso, o magari anche un po' di dissenteria? Il balletto del retto di Shakira per Activia, oppure i consigli di bellezza di Laura Chiatti per Rocchetta (rileggi l'articolo), secondo la quale una sana minzione è il segreto per la seduzione?

5. Peggior Latin-Lover
Guarda la playlist delle 5 nomination:



Sì sa, da un po' di tempo a questa parte tira più un pelo di barba che un carro di buoi, soprattutto nel settore pubblicitario. Più o meno stagionati, sono tanti i farfalloni che svolazzano in tv per strappare qualche sospiro ad ingenue casalinghe. A quali di questi dareste un due di picche? Pensate che lo sfigato di Amica Chips (rileggi l'articolo), che canta "Ci vorrebbe un'amica", potrebbe trovarne una solo alla fine del suo braccio? Resistereste al penetrante... sguardo di Rocco Siffredi? O ci sarebbe Più Gusto a rifiutare quel borioso di Carlo Cracco per San Carlo? Accettereste un passaggio in monopattino da Owen Wilson - la parrucca biondo paglierino al vento? Oppure pensate che Kevin Costner, con quel ciuffetto spelacchiato e la sciarpa à la Albano, non sia più so good? (Rileggi l'articolo)

6. Pubblicità più Insopportabile
Tutte le sopraccitate
La pubblicità più insopportabile di tutte, lo spot capace di farvi cambiare opinione sui radical-chic che dichiarano di non avere la televisione in casa, il battage pubblicitario che più vi abbatte...

Allo scoccare della mezzanotte del 7 gennaio il televoto sarà ufficialmente chiuso. Fino ad allora, votate numerosi! Vi basta commentare qui sotto riportando la lista dei vostri candidati. Al peggio non c'è mai fine!

martedì 18 novembre 2014

Pubblicità insopportabili #37 - La fiera del doppio senso

Non è la prima volta che un uomo si esibisca in improbabili dichiarazioni d'amore in tv, ma è sempre più raro che tali amorosi accenti si rivolgano ad una persona in carne ed ossa. Qualche tempo fa un tizio identico a Shaggy di Scooby-Doo saltellava per le spiagge caraibiche, coperto solo da un asciugamano, cantando a gran voce il suo amore per Kayak, il popolare sito di viaggi. Ora è il turno di un nuovo disadattato che, evidentemente deluso dall'esperienza con l'altro sesso, si è risolto a comprare un sacchetto d'amore.
Come interpretare questa serenata? E' forse una metafora della mercificazione del corpo femminile? E' il paradigma dell'uomo medio italiano, che sogna accanto a sé una compagna muta, dorata e croccante? Che preferisce una patatina salata a una donna con un po' di sale in zucca?
Ma forse questo filmino dell'incredibile viaggio di nozze tra un uomo dalla calvizie incipiente e un pacco di Amica Chips non è altro che una paradossale allegoria dell'amore. D'altronde cosa rappresenta meglio questo sentimento di un sacchetto che per metà è pieno d'aria e per l'altra metà contiene un alimento salato che crea dipendenza?

 
Se la patata è oggetto di bruciante devozione, la vita, per le banane, si fa invece sempre più dura. Le aspettative sono enormi, e chi non riesce a soddisfarle è condannato alla solitudine e a un irrimediabile senso di inadeguatezza. Basta dare un'occhiata agli ultimi spot di Chiquita per inorridire di fronte alla ferocia con cui una banana può essere rifiutata.
 

Diciamo "no" alla discriminazione delle banane. Che siano grandi, piccole, ammaccate, acerbe, mature, dure, molli, ricurve, dritte, sbucciate, reali o allusive.
Spero vivamente che questa schifiltosa Carmen Miranda di secondo lavoro non faccia la psicologa scolastica o l'infermiera al consultorio.
 
Lo slogan "cento e lode" associato a tali episodi di discriminazione è pericolosamente
ambiguo: fa passare l'idea che
occorra puntare unicamente sulle proprie qualità fisiche
 per conseguire successi scolastici.

mercoledì 1 ottobre 2014

Pubblicità insopportabili #36 - Un Neruda per tutte le occasioni

Pablo Neruda: uno dei poeti più... l'unico poeta che molta gente conosca, nonché una vacca che i pubblicitari continuano a mungere ininterrottamente. I discendenti avrebbero diritto ad una fornitura a vita di Baci Perugina. In più, non passa giorno che un vostro amico di Facebook (uno di quelli che evitate con cura di salutare per strada) vi riempi la bacheca con un suo componimento, magari corredato da un'immagine di Titti, Diddle, un neonato con la faccia buffa o una rosa luccicante di gocce di rugiada. La cosa più triste è che molti, di Neruda, conoscono solo la poesia che in realtà non ha mai scritto. "Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine... etc." sono parole di Martha Medeiros, una giornalista e scrittrice brasiliana, ma hanno continuato a circolare per anni incrostando la reputazione del poeta, che di sicuro scriveva dediche più belle sui diari di scuola dei suoi compagnucci delle elementari.
Da qualche giorno anche la Mutti ha deciso di spolpare l'opera del Premio Nobel cileno:


La mia prima reazione è stata: "ma 'sta roba l'ha scritta davvero Neruda?" Poi, dopo le dovute ricerche, mi sono reso conto che i pubblicitari, con la stessa disinvoltura con cui hanno ignorato il suo impegno politico trasformandolo nel poeta più commerciale di sempre, hanno anche ristretto un componimento di gran lunga più sugoso di quello da loro proposto in formato tubetto di concentrato:


 La strada
si riempì di pomodori
mezzogiorno,
estate,
la luce
si divide
in due
metà
di pomodoro,
scorre
per le strade
il succo.
A dicembre
il pomodoro
si scatena,
invade
le cucine,
irrompe nei pranzi,
si siede
riposato
sulle credenze,
tra i bicchieri,
i portaburro,
le saliere blu.
Emana
luce propria,
maestà benigna.
Dobbiamo, purtroppo,
assassinarlo:
si affonda
il coltello
nella sua polpa vivente,
è una rossa
viscera,
un sole
fresco,
profondo,
inesauribile,
riempie le insalate
del Cile,
si sposa felicemente
con la chiara cipolla,
e per festeggiare l'unione
si lascia
cadere
olio,
figlio
essenziale dell'ulivo,
sui suoi emisferi socchiusi,
aggiunge
il pepe
la sua fragranza,
il sale il suo magnetismo:
sono le nozze
del giorno,
il prezzemolo
sventola
le sue bandierine,
le patate
bollono vigorosamente,
l'arrosto
bussa
col suo aroma
alla porta,
è ora!
Andiamo!
E sulla tavola,
nel mezzo
dell'estate,
il pomodoro,
astro di terra,
stella
ricorrente
e feconda,
Ci mostra
le sue circonvoluzioni,
i suoi canali,
l'insigne pienezza
e l'abbondanza
senza ossa,
senza corazza,
senza squame né spine,
ci offre
il dono
del suo colore infuocato
e la totalità della sua freschezza.

Illustrazione di Ryo Takemasa.

mercoledì 2 luglio 2014

Pubblicità insopportabili #34 - La mia estate italiana

E' arrivata l'estate e io non me n'ero accorto! Per fortuna che a ragguagliarmi c'ha pensato l'esagitata speaker del Tg Rocchetta (a cui dovrebbero proibire di bere altro tè). D'altronde è talmente difficile tenersi aggiornati sul frenetico quanto ingannevole avvicendarsi delle stagioni!

Pensatela come volete, ma per me questo rimane un Tg
migliore di Studio Aperto o di Medicina 33 Estate.

Se volete farvi un'idea più precisa di questa stagione e l'Estate di Antonio Vivaldi non rende abbastanza l'idea, riporto qui un componimento poetico sempre più presente nei circoli letterari e soprattutto nei circoli viziosi dell'arido palinsesto tv estivo. Mi sono permesso di frapporre ai versi commenti personali o ipotetiche risposte alle ritmate affermazioni del poeta.


Estate è dove accadono le cose

Puoi essere un po' più vago?


Estate è dove accadono le cose:
incontri, scontri, ferite, cure.


Mah. A me pare più il resoconto di una tranquilla passeggiata nel centro storico di Pamplona. Durante la Festa di San Fermín.

E' lavarsi con il mare
e asciugarsi col vento.

Ho capito, in valigia ce lo metto qualche altro flaconcino da viaggio di Head&Shoulders...

Un altro caso preoccupante di sindrome di Suárez.
Assaggio tutto: il morbido, 
il cremoso, il goloso.

Che per caso vuoi anche una fetta di cul... atello di Zibello?

Vado in bici, in barca, in bambola.
Parlo con lei, parlo coi pesci.

Che tu voglia parlarci, non mi sorprende. Ma fossi in te non mi aspetterei risposte educate. Né da lei, né tantomeno dai pesci.

Parlo di cose che sto per capire.

Eh sì, se aspettassi di capire qualcosa non sapremmo mai che suono ha la tua voce.

Partiamo, non partiamo, andiamo.

Senti, se dobbiamo farla questa vacanza, vedi se ti decidi subito. Io intanto prenoto. Poi te lo piangi tu il biglietto.

Sotto il sole e il temporale, la festa planetaria.

Okay, per me camera singola allora.

I conti, li farò quando sarò tornato.

Io soldi non te ne presto, benintesi...

Mi devi tre baci. Io, un cono 5 Stelle al cioccolato.

... e comunque per me vale solo la valuta corrente.

5 Stelle Sammontana, la mia estate italiana.

L'interpretazione del componimento è all'origine di non poche divisioni tra la critica: per i grammatici alessandrini, si tratterebbe di una puerile descrizione del cazzeggio estivo dal forte tanfo di cannabis, mentre i filologi bizantini sono più inclini a considerarlo il manifesto del genere di persona con cui io non andrei mai in vacanza. E, inutile dirlo, io propendo per la seconda interpretazione.
Incerta è anche la paternità dell'opera, anche se i più l'attribuiscono a un non meglio conosciuto Mecla, cantore semi-leggendario la cui natalità è contesa da località turistiche come Mykonos, Kos, Santorini e Ibiza.
Sembra il genere di cose che potrebbe scrivere quel vostro compagno di classe... insomma, quello che c'è in ogni classe, il fattone che spera di passare la maturità col minimo per potersi "stonare abbestia" in qualche isola greca a caso. Insomma, il classico tipo da spiaggia che, dato il mio rigidissimo sistema di valori vacanzieri (fondato principalmente sulle guide Lonely Planet), per me corrisponde più o meno a quello che per i cattolici è l'Anticristo.
Non so cosa mi susciti maggiore odio: il testo in sé, profondo quasi quanto un bicchiere da shottino, o quella voce... quella voce che sa così tanto di ultimi strascichi d'adolescenza...
Adolescenza nel senso più acneico, ormonale e rivoltante del termine.
Bleah.

lunedì 26 maggio 2014

Pubblicità insopportabili #33 - Stro...

Non si può dire che questi siano spot freschi di giornata - ho cercato di ignorarli il più possibile - ma dato che insistono a volerli trasmettere, non posso più tacere.
La mia prima tirata di capelli va alla tizia spocchiosa della Sunsilk Liscio Perfetto. L'Eletta, l'unica depositaria del segreto di una chioma perfetta, esclusiva confidente di Yuko Yamashita.
 
 
"Sono pronta" cinguetta la modella, con una giravolta, come aspettandosi uno scroscio di applausi.
"Ma hai ancora i capelli bagnati!" si scandalizza la sua amica, vergognosamente disinformata sugli ultimi progressi della tecnologia giapponese in fatto di shampoo. "Se non li asciughi diventeranno crespi!" (Mia nonna aggiungerebbe anche "Ti verrà il mal di testa e da vecchia rimarrai paralizzata dai reumatismi.")
L'altra la guarda con un enigmatico sorrisetto da Gioconda. "No, io ho un segreto" sogghigna, sorniona, mentre con una mano si alliscia una lunga ciocca e le lancia uno sguardo di sufficienza mista a divertita commiserazione. Sarà quel vestito accollatissimo color Quaresima... ma ha proprio l'aria di benevola, splendente superiorità tipica di una madre superiora che guarda una novizia.
Ci terrei che vi soffermaste insieme a me sul suo sguardo:

"No, io ho un segreto."
 
Non possiamo sapere con assoluta certezza cosa stia pensando in questo preciso momento, ma è evidente lo sforzo da lei compiuto per non scoppiare in una fragorosa risata di scherno. Probabilmente avrà fatto di tutto per rimanere concentrata sui pensieri più tristi - catastrofi di immani proporzioni, le doppie punte, la tinta arancione di Simona Ventura - pur di trattenere la ridarella. Ecco alcune mie ipotesi su quale pensiero possa aver mai attraversato la mente di questa Morticia in abito cardinalizio:
2. Tranquilla, non sto ridendo di te... aspetta, no, forse un po' sì;
2. Povera scema... fai pietà ai calvi;
3. I miei capelli? Crespi? Come se le leggi della fisica non riguardassero solo voi sciatte mortali...
4. Tesoro, ricordami perché siamo ancora amiche...
6. Ma dove l'hanno presa 'sta sguattera? Poraccia, sei a malapena degna di fare i boccoli a Scanu...
7...
Sono aperto alle vostre interpretazioni...
La ragazza vestita di celeste e giallo Paint, intanto, beatamente ignara di tutto questo po' po' di sotto-testo, brilla della luce riflessa dai fluenti capelli della sua amica Maria Maddalena.
Che poi, a guardarli bene, non sembrano nemmeno capelli veri. Per me è una parrucca di fibre ottiche.
A proposito di fibre, indovinate poi chi altro mi sta sullo stomaco? Quelli di Stroili. Già il nome della ditta mi fa pensare a una digestione un po' sofferta...


Quando mandano in onda questo spot inaspettato, la smorfia que fascio...
Non so se mi infastidisca di più il doppiaggio finto-francese di Camille Lacourt o l'enfasi e l'espressività della material girl, che ammette: "Vorrei un anello con un brillante gigantesco... sto scherzando... no-no, è vero" (potrebbe vincerne uno a poker: ha un talento naturale per il bluff.)
Il segreto per rendere questa pubblicità meno insopportabile? Provate a riguardarla e a sostituire ogni "Stroili" con "stronzi." Non so, ma dopo averlo fatto io mi sento un re. Mi sembra di rinascere cervo a primavera. "Stronzi... stronzi... stronzi..."

mercoledì 30 aprile 2014

Pubblicità insopportabili #32 - Gli aperitipi

Se la guardi, dicono, l'acqua non bolle. Cracco, con quel suo sguardo
 da tenebroso, la fa evaporare.
Adesso ci vogliono far credere che anche gli chef stellati come Carlo Cracco scrocchiano patatine. Crick, Crock, Cracco. Non si stancano mai di farci sentire in colpa per la nostra scorta di tonno in scatola e passano la vita a vantarsi di cucinare solo tragopani di Temminck cacciati da loro, spennati ed eviscerati con le loro mani, conditi con fellandrio e pelargonio coltivati da loro, cotti in pentole d'oro forgiate da loro, su un fuoco che loro stessi hanno rubato agli dèi per il bene dell'umanità... e poi li vedi in televisione che cercano di far passare per alta cucina una patatina di produzione industriale. O una sfoglia pronta. Volete che muoramo?


Cracco ci schiaffa praticamente di tutto su quel misero petalo di tubero fritto: alici, pepe rosa, caviale di limone, alghe croccanti. Il miglior modo per rovinare una patatina. Poi pontifica, con quel broncio sexy da bracco che si è fatto scappare un fagiano: "Perché in cucina ci vuole audacia."
Lungi da ma correggere un cuoco di fama internazionale, ma io ci aggiungerei anche un pizzico di coerenza q.b.
Poi, mi chiedo... porca bottarga, ma che cappero è il caviale di limone? Okay, un goccio di limone ci scappa sempre sul pesce, ma che uno storione possa fecondare un agrume non avrei mai potuto sospettarlo. Dove lo vado a pescare io adesso un caviale di limone? Dal fruttivendolo o al mercato ittico? Cresce sugli alberi... delle navi?
Vedi un po' tu se per gustarci un pacco di rustiche dobbiamo andare a cercare chissà dove un frutto che sembra inventato da Lewis Carroll.
E' deprimente come la crème de la crème della haute cuisine sia disposta a vendersi senza esitazioni nel patetico tentativo di dare una rimestata ormonale a qualche telespettatrice.
E a proposito di gente che si vende, è tornato anche Rocco Siffredi, questa volta accompagnato da una Ornella Muti abilmente ricostruita al computer. Il doppio senso è quello squallido di sempre. Roba da ammutolire dalla vergogna. Si sa, le Pubblicità insopportabili sono come le patatine: una tira l'altra.


Ora però persino divi di Hollywood si scomodano a volare fin qui per fare i cascamorti con sospiranti casalinghe che sembrano uscite dagli anni cinquanta, madri di famiglia in libera uscita e graziate per qualche minuto dall'allevamento della prole e dalle pulizie di casa. Ma se chiedi a Kevin Costner perché sia approdato sulla Costiera Amalfitana, ti risponderà che è per gustarsi la buona cucina italiana. Sì, il tonno in scatola.



Una curiosità: la torre saracena che domina il golfo è stata sostituita, grazie agli effetti speciali, da un faro. Non si è capito bene perché, forse perché ha una forma più sexy. O forse perché fa tanto Nicholas Sparks. In ogni caso è stato un boccone amaro che i cittadini di Amalfi non hanno mandato giù.
Come se non bastasse, "So good" è pure una schifezza di slogan.


Ricapitolando. Le patatine? Ci sono. E anche di due diversi tipi.
Il tonno per le tartine? C'è.
All'aperitivo, ci pensa il Biondo con l'analcolico che fa impazzire il mondo, per la spritzante gioia di un target anagrafico leggermente più basso. Con quel naso rubato a un moai dell'Isola di Pasqua e quel tetto di paglia che gli fa sembrare la testa un bungalow o una palafitta polinesiana, Owen Wilson suscita in me un odio profondo da quella volta che andai al cinema per guardare Marie Antoinettesenza sapere che era stato rimosso anzitempo dalla programmazione, e mi costrinsero sciaguratamente a entrare nella sala dove proiettavano Tu, io e Dupree, anche conosciuto come Tu, io e due palle (un film più che comico comatoso, talmente noioso, scontato e soporifero da indurmi alla Danza della Disperazione, una cosa che faccio sempre quando la pellicola che sto guardando mi ferisce nel profondo dell'animo: mi contorco sulla poltrona ed emetto flebili, strazianti guaiti.)
Almeno però Owen ci ha rispedito nella jungla lo storico scimmione. Sapete quanto io detesti le pubblicità esopiche!
Comunque, dopo l'happy-hour, che fate, non vi concedete due salti in discoteca? O forse siete tipe da balera? In ogni caso, per la colazione dopo la notte di baldoria, cornetti caldi da Banderas!
Dal fighetto sofisticato al latin lover incravattato, financo al rustico paesano: ci sono sex-symbol senescenti per tutti i gusti. A pranzo, colazione, aperitivo e cena.

giovedì 17 aprile 2014

Pubblicità insopportabili #31 - Allarme rosso!

"Arrendersi sempre, crederci mai!"... o forse era il contrario?
E' nata una nuova Gorgone, che pietrifica qualunque spettatore si soffermi incautamente davanti al televisore acceso. Parlo, naturalmente, della bellicosa Simona Ventura, che guida fiera la marcia di Pittarosso, una campagna militar-pubblicitaria che ha fatto arrossire di vergogna l'Italia intiera. Per calpestare così la propria dignità, per farsi mercenaria di tale ingloriosa causa, viene da pensare che la presentatrice abbia il conto in rosso. Anzi, ci sarebbe quasi da sperarlo.
Le diverse interpretazioni si accavallano l'una sull'altra, fazioni opposte di pensatori si danno guerra tra loro, armati delle loro convinzioni: c'è chi spiega i fiumi di porpora che scaturiscono dai piedi della Ventura come un'allusione al ciclo mestruale, e chi vede in SuperSimo un nuovo Garibaldi a comando delle camicie rosse. Alcuni teorizzano una ribellione neo-ghibellina contro la gigioneria papale, altri un'improbabile conversione di Simona al marxismo.


Guardando quelle scarpe scarlatte si potrebbe anche immaginare un prequel low-cost de Il Mago di Oz, in cui la perfida Strega dell'Est tiranneggia i Munchkin prima che la casa di Dorothy le si schianti sulla testa. Per i più, però, questo spot rimane una visione infernale, un rituale satanico con Simonessa nelle candide vesti di gran sacerdotessa, colta nell'atto di imbrattare di sangue tutta Lodi.
Ma quale che sia l'esegesi corretta, sarà impossibile lavare via dalla memoria collettiva queste immagini, come sarà impossibile dimenticare la malferma coreografia: ho visto vigili urbani e assistenti di volo Ryanair muoversi con più grazia e convinzione. Posso sentire distintamente lo scricchiolio delle articolazioni in legno di ciliegio ad ogni movimento di Simona, per quanto starnazzi a pieni polmoni il più imbarazzante inno mai concepito da un pubblicitario. Riporto qui di seguito le ferventi parole di questo peana, dovutamente annotate:

Pit-ta-rosso!
Pit-ta-rosso!
Scarpe a più non posso!
Ve lo dice...
...la Simona...
...in rosso!
1Pit-ta-rosso!
Pit-ta-rosso!
Pittarello diventa
2Pit-ta-rosso!
Pit-ta-rosso!
Scarpe a più non posso!


1 Più di un commentatore ha osservato la contraddizione tra il presente verso e il vestito bianco ottico indossato dalla presentatrice, che tra l'altro la ingrassa in modo impietoso.
2 E' opinione condivisa che l'anonimo poeta si sia ispirato alla formula impiegata dai Digimon per digievolvere: "Agumon digievolve... Greymon!"

venerdì 4 aprile 2014

Pubblicità insopportabili #30 - Shakera il tuo intestino!

Un post con appendice.
Al principio fu Alessia Marcuzzi, che, dando prova di grande spirito di sacrificio, ci mise la faccia per il bene della nostra naturale regolarità. Poi Activia chiamò a sé gente a casaccio, da Geppi Cucciari ad Alessandro Borghese finanche Tosca D'Aquino. Chiunque, insomma, purché dotato di apparato digerente.
Ma mai avrei potuto immaginare che il nuovo capro spurgatorio del famigerato yogurt potesse essere Shakira, l'unica pop-star capace di shakerare i glutei come una forsennata senza mai perdere quell'aria serafica e innocente che la contraddistingue. E adesso mi passa dalla Colombia al colon. Da Waka Waka a Vaccagà. La vediamo proliferare come un batterio intestinale su ogni rete televisiva, scissa in decine di cloni che ballano la danza del ventre nel bel mezzo di una verdeggiante flora amazzonica, mentre una specie di Trilly sparge tutt'intorno polvere di fata.


Il mal di pancia, però, me lo dà soprattutto il pensiero che il suo connazionale Gabriel García Márquez, quel buongustaio di un Nobel per Letteratura, avrebbe tanto voluto che vestisse i panni di Fermina Daza nella trasposizione cinematografica di L'amore ai tempi del colera, ma Shakira non si è sentita all'altezza di interpretare un ruolo così importante nella sua prima prova di attrice, scegliendo di limitarsi a lavorare alla colonna sonora. Il che è comprensibile. Tuttavia mi chiedo, se non se l'è sentita di dire di sì al maestro del realismo magico, cosa dobbiamo dedurre dal fatto che abbia accettato invece la proposta di Activia? Si sente una cacca?
E' questo il problema paradossale dei grandi talenti: l'autostima ballerina.


"... Una delle piacevolezze della vecchiaia sono le provocazioni che si 
permettono le amiche giovani che ci credono fuori servizio."
(Gabriel García Márquez)
Avrà anche scansato Il colera, che ricordiamo essere un'infezione enterica, ma il destino l'ha condotta comunque sulla contorta via dell'intestino.
Comunque come sottofondo musicale dello spot ci sarebbe stata bene anche La tortura. Oppure una rivisitazione di Gypsy, cambiando il titolo in Stipsi. Ma magari se le conservano per la nuova campagna pubblicitaria di Enterogermina.

domenica 12 gennaio 2014

Premio Giovanna 2013: Il Galà delle Pubblicità Insopportabili (la premiazione)

La seconda edizione del Premio Giovanna, il concorso che si propone di smaltire il pattume pubblicitario, è giunta al termine. E chi si aspettava tutto questo parapiglia? Non ricordo un'edizione così movimentata da... l'anno scorso. Ci sono stati voti disgiunti, contestazioni, astensioni, voti anonimi, chiose, proposte di legge alternative e proposte oscene per Giovanna, rivoluzioni, lancio libero del mocassino: una vera e propria seduta in parlamento. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio. L'amore per la democrazia ha prevalso su certi miei latenti impulsi autarchici... e alla fine, abbiamo un vincitore! Anzi, dieci vincitori!
Ma le categorie non erano sette?, mi domanderete. Sì, ma ho deciso arbitrariamente di assegnare tre premi speciali! Pappero.


1. Testimonial Più Insopportabile
Consegna il premio, off course, la nostra Giovanna ("Brava Giovanna, brava!") The winner is...

Chiara Galiazzo per Tim (rileggi l'articolo)
Se la scorsa edizione aveva visto brillare la buona stella di Belén, il 2013 è senza dubbio l'anno di Chiara. Di conseguenza un annus horribilis per noi.
2. Mentecatto Più Insopportabile
Consegna il premio... l'orso Bruno di Vodafone, il Personaggio Non Umano più Insopportabile della scorsa edizione. The winner is...

Il commesso stakanovista di Conad (rileggi l'articolo)
Minacciato solo dagli arrembaggi di Angelo Parodi, l'indefesso commesso col cervello compromesso porta a casa una vittoria schiacciante. Dedica il premio all'amore della sua vita. Sua moglie? Macché! La Conad.
3. Coppia o Gruppo più Insopportabile
Consegna il premio... Antonio Banderas, Personaggio Maschile più Insopportabile della scorsa edizione. The winners are...


Chiara e le sue coinquiline per Tim (rileggi l'articolo)
Un trionfo dopo l'altro per Chiara Galiazzo e le sue amiche Eleonora, Maya, Martina, Stella, Flora, Tecna, Musa, Aisha...


4. Peggior Trucco e Parrucco
Consegna il premio... la truccatrice di Uma Thurman per lo spot della Schweppes. The winner is...


Isabeli Fontana per Stroili Oro (rileggi l'articolo)
Quando una donna cambia taglio di capelli è perché vuole cambiare vita. Intanto che lei sceglie, noi cambiamo canale.

5. Peggior Doppio Senso
Consegnano il premio... i viticoltori di Ronco Sancrispino, vincitori della categoria Peggior Cliché della scorsa edizione. The winner is...

Emanuele Filiberto per FumOk (rileggi l'articolo)
Cosa c'è di più sexy di un principe decaduto che succhia una penna? No, non occorre che rispondiate.
Per questo spot il nostro Fumiberto meriterebbe l'esilio, e questa volta perpetuo. Se non dall'Italia, quantomeno dalla tv.
6. Peggior Slogan
Consegna il premio... Sabbbrina Ferilli, che l'anno scorso ha trionfato nella medesima categoria. The winner is...


"E' tempo di limonare!", Dreher Lemon Radler
Un gioco di parole velato quanto un pareo. Fa quasi rimpiangere "Voulez-vous paté avec moi?"

Premio Speciale Molestatore dell'Anno




L'infida caffeinomane di Nespresso
Una donna controcorrente, una machiavellica manipolatrice delle masse, una figura controversa che ha diviso l'opinione pubblica, infinocchiato George Clooney e, non contenta, ha gabbato anche Matt Damon. Tutto questo solo per sorseggiare voluttuosamente una tazza di Volluto.
Ignobile traditrice, caffeinomane irrecuperabile, contestatrice dello star-system o affascinante genio del male? Checché possiate pensarne, sconsiglio a chiunque di strillare in pubblico "George Clooney is inside!" perché non si può mai prevedere quanta gente maliziosa sia lì a portata d'orecchio, pronta a decontestualizzare la frase.

Premio Speciale "Querule Rivendicazioni"






Mediaset: tutto* senza chiederti nulla
*Tutto il trash minuto per minuto, dalla D'Urso ai b-movie tedeschi. E figuriamoci se ci chiedevano dei soldi.
Così, giusto per ricordarlo.
Premio Speciale "Sproloquio Ergo Sum"


La pensatrice di ING DIRECT
Ogni volta che questo spot viene mandato in onda, un filosofo perde le ali.
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
Da dove veniamo non lo so, chi siamo neanche, quanto a dove andare, io propongo di rifugiarci nella caverna di Platone e non uscirne mai più. Fortunatamente il palinsesto televisivo è un flusso continuo e "tutto scorre", anche roba come questa...

7. Pubblicità più Insopportabile
Consegna il premio... Federica Pellegrini, vincitrice della scorsa edizione con il Gioca Jouer di Enel. The winner is...

Chiara Galiazzo per Tim (rileggi l'articolo)
Ma che per caso vi sta antipatica? No, ve lo chiedo solo perché ha vinto praticamente qualunque cosa. Di questo passo cambio nome al concorso: da Premio Giovanna a Premio Chiara, che ne dite?
Meglio di no, Giovanna mi sta già guardando in cagnesco. O ci sta provando?

"Ma la vera domanda è..." quali nuove Pubblicità Insopportabili ci riserverà il 2014?!
In attesa di scoprirlo, vi ringrazio tutti per la vostra partecipazione!

lunedì 16 dicembre 2013

Premio Giovanna 2013: Il Galà delle Pubblicità Insopportabili (le nomination)

Anche quest'anno siete tutti invitati alla seconda edizione del prestigioso Galà delle Pubblicità Insopportabili! Sarete voi, naturalmente, a decretare il vincitore: su quale odioso spot pubblicitario calerete, come l'ascia del boia, il telecomando?
L'esuberante Giovanna, la cameriera tutta pepe di Fernovus Saratoga, ritorna anche questa volta nelle succinte vesti di madrina dell'evento. Non è stato facile riuscire a rubarle un po' di tempo, ma alla fine i suoi datori di lavoro le hanno concesso una giornata libera, che dopotutto si merita: è così brava Giovanna, brava! Per i loro perversi giochini erotici moglie e marito dovranno fare a meno di lei, e chissà che non riescano a dare una mano di vernice al loro matrimonio!
Ma entriamo subito nel vivo della gara e cominciamo col presentare le sette categorie di quest'anno, che non mancano di novità:

1. Testimonial Più Insopportabile
Guarda la playlist delle 4 nomination:


Quale tra questi avanzi di avanspettacolo si aggiudicherà la Giovannina d'Oro?
Chiara Galiazzo per Tim (rileggi l'articolo) è una new-entry che in fatto di Pubblicità Insopportabili ha già dimostrato di avere X-Factor da vendere.
Però dovrà vedersela con una veterana della nostra kermesse: la snodabile Belén Rodriguez per WeChat (rileggi l'articolo), che ormai sta al Premio Giovanna come Meryl Streep agli Oscar. Lo spot di quest'anno è la riprova che anche il suo corpo, come quello dei lepidotteri che si tatua addosso, è nettamente diviso in capo, torace e addome, tutte componenti che può muovere l'una indipendentemente dall'altra. Il suo contorsionismo le varrà la vittoria?
Oppure sarà Emanuele Filiberto per FumOk (rileggi l'articolo) a trionfare?
Magari sarà la volta buona che il principe riesca farsi incoronare, anche se solo come Peggior Testimonial. Non so cosa ne pensiate voi, ma da quando l'ho visto aspirare dalla sua sigaretta elettronica e sbuffare anelli di fumo mi è sembrato improvvisamente molto "più sexy" del solito. Quasi quanto il Brucaliffo.
2. Mentecatto Più Insopportabile
Guarda la playlist delle 4 nomination:

E' stata un'impresa, ma alla fine siamo riusciti a mettere in gabbia questi quattro stralunati. Mai come quest'anno i più preoccupanti casi psichiatrici sono stati sulla cresta dell'onda. Chi però avrà l'onore di essere eletto Re dei Folli?
Approda per primo in questa categoria Angelo Parodi per il Tonno Parodi (rileggi l'articolo), l'uomo che sussurra ai pescespada, il vecchio lupo di mare che evidentemente ha bevuto un po' troppa acqua salata. "E' fuori come la zanna di un tricheco" ha dichiarato il capitano Findus, dopo aver smentito una volta per tutte le voci su una possibile parentela.
Che non sia il commesso stakanovista di Conad (rileggi l'articolo) a incassare il premio? Lo abbiamo visto tutti alzarsi nel cuore della notte per palpeggiare melanzane, misurare banane e titillare ravanelli. Più che al reparto ortofrutta, io lo trasporterei d'urgenza su un carrello della spesa al reparto psichiatrico più vicino.
Potrebbe sempre essere il coniglio di Galbusera (rileggi l'articolo), però, a saltellare sul podio e rosicchiare il premio. Comunque vada, temo che non basti infilarsi un costume rosa shocking per scongiurare una denuncia per stalking.
Chi ha già vinto invece è il villeggiante canterino di Kayak (rileggi l'articolo), talmente entusiasta del suo sito di viaggi da volercisi riprodurre. Grazie al cielo lo spot si interrompe prima che si cali l'asciugamano e si tuffi in questo insolito atto procreativo.
3. Coppia o Gruppo più Insopportabile
Guarda la playlist delle 3 nomination:



Ora è il momento di decretare la coppia, triangolo, gruppo, mandria, sciame, branco o stormo più insopportabile dell'anno, cominciando da Belén Rodríguez e famiglia per WeChat (rileggi l'articolo): nel loro ménage familiare, tra incidenti domestici e trascuratezza, di smart ci sono solo gli smart-phone.
Non possono mancare in questa sezione anche Brooke e Ridge per per Impero (rileggi l'articolo) e Chiarelli (rileggi l'articolo), che ricorderemo sempre come una coppia behellihissihimah, malgrado l'uscita di Ronn Moss dal cast di Beautiful. Cosa li ha tenuti insieme per tutti questi anni? Senz'altro una rovente passione... o era una vampata di calore?
Delle loro avventure tra università e palcoscenico non potrebbe importarcene di meno: parlo naturalmente della saga pubblicitaria di Chiara e le sue coinquiline per Tim (rileggi l'articolo). In caso di vittoria, insieme al premio, si vedranno consegnare anche una borsa di studio Erasmus per il periodo di un anno in una capitale europea a scelta tra Chisinau, Lubiana e Vaduz (con un po' di fortuna riusciamo finalmente a levarcele di torno.)

4. Peggior Trucco e Parrucco
Guarda la playlist delle 2 nomination:



Non tutte hanno la fortuna di sfoggiare una lussureggiante criniera vermiglia come quella della nostra Giovanna. Quale volto della pubblicità avrà scambiato l'antro della fattucchiera per il salone della parrucchiera?
Le modelle di Brosway meritano un posto d'onore in questa categoria: non so se siano peggio le treccine di Pippi Calzelunghe o il muso leonino della mascellona bionda.
Dà segni di indecisione anche la top-model brasiliana Isabeli Fontana per Stroili Oro (rileggi l'articolo), che passa con disinvoltura da un caschetto stile Caterina Caselli all'effetto estrema unzione.

5. Peggior Doppio Senso
Guarda la playlist delle 4 nomination:


Per concepire la pubblicità della Dreher Lemon Radler fior fior di pubblicitari si sono spremuti le meningi come limoni. Il risultato? Un'ondata di tipi da spiaggia con le bocche a ventosa che si esibiscono in ogni tipo di sbaciucchiamento: acrobatico, in bicicletta, subacqueo e persino pigmalionistico. Della serie "'o famo strano?"
Quanto all'ultima trovata delle patatine Fonzies, l'invito a leccarsi le dita per non godere solo a metà non era già abbastanza disgustoso? L'allusione andrologica ammoscia del tutto l'appetito. 
Ritroviamo poi lo spot di Emanuele Filiberto per FumOk (rileggi l'articolo), che è stato salutato dalla critica (gli sfaccendati che commentano i video di YouTube) come l'erede di "Brava, Giovanna, brava", nonché "uno dei più squallidi in circolazione". "Dopo aver visto questa roba" ha dichiarato una fumatrice, "ho deciso di iniziare a drogarmi."
Infine, impossibile non candidare l'ammucchiata bucolica di Müller Mix (rileggi l'articolo), in cui i fermenti lattici dello yogurt fanno fermentare anche le inconfessabili voglie di un gruppetto di donne in vestaglia. Che preferiate la fragola, il lime o il mirtillo, sappiate che il fico è sempre di stagione.
6. Peggiori Slogan
Guarda la playlist delle 3 nomination:



"Accadì, mi sa che domani torno qui" (rileggi l'articolo), lo slogan, muggito da un'intollerante al lattosio, che sto ancora cercando di digerire.
Il discorso del materasso Dorelan, un'interminabile manfrina ad alto tasso glicemico che fa venire voglia di comprarsi un futon. Perché di sicuro un futon non ti rinfaccerebbe mai tutto quello che ha fatto per te e non cercherebbe certo di farti sentire in colpa per aver sopportato "senza fare una piega" acari, molle saltate, episodi di incontinenza infantile o puzzette sottocoperta...
"E' tempo di limonare!", Dreher Lemon Radler.

7. Pubblicità più Insopportabile
Tutte le sopraccitate
La pubblicità che proprio non riuscite a sopportare, la réclame per cui vi prendereste la briga di inviare un reclamo, il consiglio per gli acquisti che siete ben felici di non seguire...

Allo scoccare della mezzanotte del 10 gennaio il televoto sarà ufficialmente chiuso. Fino ad allora, votate numerosi! Vi basta commentare qui sotto riportando la lista dei vostri beniamini (si fa per dire...)
Non dimenticate: al comando... ci siete voi!

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