mercoledì 16 luglio 2014

Spassionatamente Raffy #2 - La ragazza delle arance

Avevo promesso di corredare ogni uscita di Spassionatamente
Raffy con un'opera d'arte postale, ma questa volta vi propongo
invece un'orientaleggiante moleskine art di Jon Lau.
Qualcosa vi turba? Siete ad un bivio e non sapete come uscirne? Avete scritto alla posta del cuore di Mina su Vanity Fair e vi ha liquidato in modo frettoloso e acido? Allora scrivetemi a spassionatamenteraffy@gmail.com o invitami un messaggio privato sulla pagina Facebook del blog, e troverete qui la risposta semi-seria a tutti i vostri problemi!

Caro Raffy,
approfitto di questo grazioso spazio con cui concedi a noi, vittime di Eros, di esprimere le nostre tempeste amorose (delle quali faremmo volentieri a meno) per riportarti una storia tormentata, sebbene mi riguardi solo indirettamente. Da ben sette anni una ragazza della mia comitiva, di qualche anno più grande di me, ha maturato un progressivo cambiamento caratteriale: ha cominciato a coltivare tutti gli interessi che accompagnano me sin dalla nascita, ma che a lei erano sempre stati estranei. Si è proposta di accompagnarmi all’opera, alle mostre d’arte, al cinema, viaggi culturali. Ho notato, inoltre, la sua prontissima risposta a qualsiasi mio messaggio e un’apprensione verso ogni mio stato d’animo che schiferebbe persino il Telefono Azzurro. Non sto ad elencarti le situazioni in cui è palese lo zelo con cui esaudisca ogni mio desiderio (di natura materiale, non fraintendiamo!), e l’alacrità con cui si preoccupi di prevenire ogni mia mancanza, sebbene io non le abbia mai richiesto qualcosa. “Oh quanto mi piacciono le arance rosse” – esclamai una sera – e il giorno dopo mi vidi recapitare quei frutti a casa, dopo un messaggio che mi avvertiva della prossima consegna, con tanto di irrinunciabile smile.
Dopo anni passati così, ho cominciato – solo da qualche mese – a sospettare che la succitata abbia qualche simpatia per me, sospetto che, rispolverando le vicende passate, credo sia ben che fondato. Ho sempre vissuto a un palmo da terra, concentrato tutto per le cose mie, centellinando i contatti con la realtà. Detto ciò, accortomi della gratuità con cui per tutti questi anni ho di fatto usufruito di una gentile amica, comincia a pesarmi questa situazione. Ora ti chiedo come potrei prendere le distanze da questa cortesia ad oltranza. È necessario comunicare chiaramente con lei, sebbene questa non si sia mai palesemente dichiarata? O dovrei solamente adottare un atteggiamento di indifferenza, astenendomi da ogni uscita in cui c’è lei ed evitando ogni contatto reale o virtuale?
A te chiedo come comportarmi, fiducioso di una giovevole risposta, nel frattempo ritorno nel mio mondo, con  l’inconfessata speranza di trovare un’anima gemella che mi faccia rimettere i piedi per terra...
Un abbraccio
Appassionato ‘96

Caro, appassionato amico,
Regali, inviti, attenzioni e ogni genere di cortesie: la sventura su di te si è proprio accanita! Io ti dico: se la vita ti dà arance, fatti una spremuta.
Attirarla in una trappola, darle false illusioni solo per strapparle una dichiarazione e poi spezzarle il cuore sarebbe una crudeltà di cui nemmeno il Visconte di Valmont si macchierebbe. Quanto a ignorarla del tutto, la trovo un atteggiamento ingiustificato. Nessuno invece potrebbe muoverti il benché minimo rimprovero se volessi continuare a fare il finto tonto e scongiurare lo scorbuto seguitando a sbocconcellare gli agrumi così solertemente forniti dalla tua ammiratrice. E al bando i sensi di colpa: non l'hai certo voluto tu! A quanto pare ricoprirti di arance come un carro del carnevale di Ivrea la rende felice. La fanciulla fa tutto di sua iniziativa, e non mi pare domandi qualcosa indietro.
Il suo modo ortofrutticolo di corteggiarti, comunque, lo trovo estremamente romantico. Sei proprio sicuro che non faccia per te? Gli aranci non li vogliamo proprio far fiorire?
Questa vicenda mi ricorda la storia dell'imperatore mandarino Li Longji, che per compiacere la golosità della sua concubina preferita, la bellissima Yang Yuhuan, aveva ordinato a dei messi reali di portare dal sud della Cina rifornimenti quotidiani di litchi, il suo frutto preferito, che cresceva solo in quelle regioni. Approfitto dell'occasione per informare i lettori che anch'io vado pazzo per questi dolcissimi frutti dalla polpa madreperlacea e il guscio color di rosa. Lo dico così, en passant, giusto nel caso in cui qualcuno volesse conquistarsi i miei favori ma fosse a corto di idee.
Tornando a te, o mio sognante amico, se le sue premure non richieste proprio ti mettono a disagio, ti consiglierei innanzitutto di darci un taglio con le voglie da puerpera espresse ad alta voce. Se c'è una cosa che ho imparato dalla parabola di Bastiano ne La storia infinita è che bisogna essere molto cauti ad esprimere i desideri, perché potrebbero anche avverarsi, e non si può mai sapere in quali disgraziate modalità.

Ciao Raffi! Ho un altro problema, tutte le volte che cerco di aprire un barattolo con chiusura ermetica mi sforzo inutilmente, e non porto mai a termine la missione. C'è una congiura contro di me da parte delle maggiori industrie alimentari o soffro di una strana e rarissima malattia?
Punto G.


Mia astenica, cara Punto G.,
il tuo problema è tutt'altro che raro: per me, di prima mattina, persino strappare la foglia d'alluminio dei vasetti di yogurt rappresenta un'impresa erculea. Per non parlare poi dei barattoli di marmellata e delle caffettiere che qualcuno avvita con un po' troppo vigore. Molte sono le tecniche per porre rimedio alla tua frustrazione, ma ti propongo qui, convenientemente illustrato, il metodo che ritengo più efficace:


Se però tracciare un cerchio magico e risvegliare un antico e potente demone rimasto sopito per millenni ti sembra una procedura ancora troppo faticosa, io ti consiglierei di servirti della forza bruta di una creatura più docile da soggiogare: tuo padre, o il padre più vicino. Dopo il concepimento dei figli molti padri, anche a distanza di anni, si sentono smarriti e non sanno bene cosa fare: avere un barattolo in mano con cui armeggiare li farà sentire utili e realizzati.

2 commenti:

  1. Raffy anche quando dai consigli agli altri sei illuminante!
    Oggi mi hai illuminato con la frase "bisogna essere molto cauti ad esprimere i desideri, perché potrebbero anche avverarsi, e non si può mai sapere in quali disgraziate modalità". La trovo così vera da sembrare inquietante...
    Punto G ti adoro!

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    Risposte
    1. Grazie bobo ;) Quella frase è talmente illuminante che non può essere farina del mio sacco ;)

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