mercoledì 28 dicembre 2011

Il fenomeno "Mad Men": la tv italiana è indietro anni luce!

Salve a tutti!
Prima di proseguire, vi invito a leggere l'Introduzione al blog, che spero troviate interessante!
Ora, sorseggiando una tazza di tè alla pesca e al mango (Lipton Pyramid, uno dei miei preferiti!), inauguro questo variety blog con una carrellata di appuntamenti imperdibili per tutti gli appassionati di serial TV come me.
Probabilmente molti conosceranno già Mad Men, una serie americana ormai cult di cui è in arrivo una quinta stagione. Due anni fa avevo dato un'occhiata all'episodio pilota, trovandolo estremamente soporifero, ma poi, recentemente, ho deciso di concedergli un'altra chance e non me ne sono affatto pentito.

Sul secondo numero de La Lettura (l'inserto domenicale del Corriere della Sera), Aldo Grasso menziona Mad Men come uno dei capolavori della serialità televisiva americana. Gli Stati Uniti sono riusciti davvero a fare del telefilm un arte, nonché l’erede legittimo del romanzo. Il critico lo ribadisce citando lo scrittore e saggista Jonathan Franzen, per cui
questi prodotti televisivi stanno rimpiazzando il bisogno che veniva soddisfatto da un certo tipo di realismo del XIX secolo. Se leggi un’opera di Dickens ottieni gli stessi effetti narrativi che ti danno le serie tv… 
E' triste pensare che, quaggiù, in Italia, la produzione più originale e innovativa sia probabilmente Tutti pazzi per amore, una specie di Glee svinazzato e isterico, che cerca, in modo coraggioso ma fallimentare, di alzare il livello della nostra televisione, dominata da fiction insipide e sempre uguali!

Ma ora torniamo a noi, ovvero ai Mad Men
Ambientata nella New York degli anni sessanta, la serie racconta l'epoca d'oro della pubblicità americana di Madison Avenue. Uomini d'affari senza scrupoli, ammalianti segretarie, frustrati impiegatucci e cotonate mogliettine quasi (?) perfette ci guidano tra gli uffici della Sterling Cooper, annebbiati dai fumi delle sempre accese sigarette e dell'alcool. Adulterio, guerre aziendali, sessismo, razzismo e segreti inconfessabili, tutto questo in un labirinto in cui orientarsi è quasi impossibile, dove tutti, oltre la patina, hanno una vita segreta, dove tutto è merce da pubblicizzare e da vendere.
Mad Men ha saputo stregare pubblico e critica grazie al suo impeccabile glamour e a personaggi dall'innegabile fascino come il tenebroso direttore artistico Don Draper e la giunonica e provocante segretaria Joan (che finalmente accontenterà le spettatrici critiche sull'eccessiva magrezza di certe attrici!).
 Come ho già detto, i primi episodi forse vi sembreranno un po' fiacchi, spenti, ma non demordete: Mad Men corteggia lentamente lo spettatore paziente, fino a sedurlo e legarlo a sè come solo una vera femme fatale sa fare. 

Potrete aspettare di seguire la quinta stagione di Mad Men su Fox e Rai4, oppure godervi in streaming le prime quattro.

Spero di aver incuriosito chi di voi non conosce ancora questa chicca e sono curioso di sapere cosa ne pensate!
Non perdete le prossime succulente recensioni telefilmiche!

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