domenica 19 agosto 2012

"Il rubino di fumo" e "L'ombra nel Nord" di Philip Pullman

Il rubino di fumo
di Philip Pullman, Salani (BES),
266 pg., 9,0 €
Sono sempre stato contrario alle droghe, ma da un po' di tempo inizio a farmi anch'io. Il mio pusher? Un insospettabile professore universitario. Di Oxford. Che risponde al nome di Philip Pullman.
Ho iniziato ad adorarlo con la meravigliosa saga titanico-metafisico-fantasy di Queste oscure materie (La bussola d'oro, La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra) e adesso sono passato a droghe più leggere ma comunque godibilissime come la saga  di Sally Lockhart, scritta negli anni '80, un felicissimo incontro tra giallo, thriller, mistero, romanzo storico e di formazione. Non capisco, però, come gli editori italiani possano averla classificata come adatta ai lettori "dai 6 agli 11 anni". Io consiglerei questo tipo di libri ad un bambino di otto anni solo se volessi traumatizzarlo a vita.
In questa prima avventura, le nebbie della Londra vittoriana si confondono con i fumi dell'oppio. Un sottile filo (di fumo) rosso (rubino) avvolge la città in una fitta rete di frodi, inganni e personaggi difficili da dimenticare, come Sally Lockhart, una graziosa sedicenne, orfana e apparentemente indifesa, che in realtà è dotata di una straordinaria mente matematica, un eccezionale fiuto per gli affari, una mira infallibile con la rivoltella e una perfetta conoscenza dell'indostano. Ma l'apparenza inganna anche nel caso dell'antagonista, uno dei personaggi più diabolici di cui possa aver letto: una nonnina con la dentiera che balla.
L'ombra nel Nord
di Philip Pullman, Salani (BES),
317 pg., 10 €
Non sto scherzando.
Avete presente la strega di Hansel e Gretel?
Bene, ora provate a immaginare la nonna di Jack lo Squartatore. Unite le due insieme e avrete il ritratto dell'agghiacciante Mrs Holland.
"Nei libri di Pullman si respira l'atmosfera del grande romanzo popolare dell'Ottocento" dice bene Gianni Biondillo.  La sua scrittura è effettivamente oppiacea: crea dipendenza.
Non riesco proprio a ricordare come sia successo... ma avevo appena finito di leggere Il rubino di fumo, quando ecco che mi ritrovo improvvisamente in una libreria, con la commessa che mi porge sorridente una copia de L'ombra del Nord, il secondo capitolo della tetralogia. Questo episodio è una virata spericolata nel sovrannaturale e nello steampunk, durante il quale, però, si ha tutto il tempo di conoscere meglio la forte personalità di Sally: ci sono pagine in cui è impossibile trattenersi dall'esclamare: "Accidenti, io la amo questa ragazza!".
La lettura scorre alla velocità di un treno impazzito, fino all'impatto traumatico col finale, da cui non uscirete senza qualche ferita. Ma ne vale la pena.
Ed è valsa la pena anche di ignorare la stupidissima citazione dell'Avvenire che fa bella mostra di sè in copertina: "Ci sono tre scrittori inglesi che è possibile collegare tra loro in una immaginaria genealogia: Lewis Carroll, Tolkien e Philip Pullman". Le uniche cose che questi tre autori condividono sono la nazionalità inglese e la straordinaria genialità.

4 commenti:

  1. Bene, altro libro da inserire tra quelli da leggere anche se ultimamente sto leggendo solo libri sull'alimentazione (su cosa è meglio non mangiare).
    Quindi qualcosa di noir potrebbe andare benissimo!

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    Risposte
    1. E' una variante godibilissima, te lo assicuro :D
      Io mi sto veramente intossicando di noir...

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  2. Ciao Raffy, grazie per il consiglio, segno questi libri da leggere, mi hai incuriosita parecchio! :) Bacioni e buona giornata! :)

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    1. Ciao!!! :D Ma figurati ;) Fammi sapere cosa ne pensi! :)
      Un bacione!!!! :D

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