domenica 17 febbraio 2013

L'essenziale di Sanremo 2013

E mentre il mondo cade a pezzi, io compongo l'ultimo post dedicato a questo Sanremo, che, dopo quattro puntate (1, 2, 3 e 4) si è richiuso come un cerchio: nella prima serata il pensiero è volato a Verdi, nell'ultima abbiamo sognato cavalcate selvagge grazie al direttore inglese Daniel Harding e il suo omaggio a Wagner.
La finale di Sanremo è sempre il momento dei miracoli: le canzoni risultano quasi tutte più belle del solito, soprattutto quella di Malika, ma persino Vorrei dei Marta sui Tubi è parsa meno malvagia di quanto ricordassi. Intanto Annalisa Scarrone tira fuori finalmente uno straccio di vestito, e Chiara Galiazzo fa un tentativo lodevole, per quanto malriuscito,  visto l'effetto uovo pasquale. Maria Nazionale sfoggia ancora una volta una mise di grande tendenza. Dieci anni fa, forse. Un abito a sirena turchese che solo alla fine rivela anche degli orripilanti disegni tribali sull'orlo. Quanto a Simona Molinari, io credo che odi profondamente se stessa: dopo essersi vestita al buio per giorni, ieri ha cavalcato il palco con la sua tenuta da amazzone, una specie di corazza di rame con drappeggi svolazzanti. Tra i membri della Giuria di Qualità, ho notato con piacere che l'étoile Eleonora Abbagnato ha smesso l'abito di due sere fa, un sacco nero con una striscia verticale più chiara al centro (stile puzzola, per intenderci) e si è stretta in un succinto tutù da Cigno Nero. Peccato per l'inquadratura imbarazzante che ha immortalato le sue gambe nerborute in una posa decisamente poco elegante. Ma non lo sa che deve accavallarle se non vuole che le si veda tutta la Giselle in mondovisione?
Una menzione speciale va all'inquietante travestimento di Max Gazzè, che dopo essersi rattoppato il retro della giacca con i resti di un pappagallo messo sotto da un tir, ha spaventato a morte Fazio con l'occhio di vetro e il completo gotico-piratesco.
Ma la vera filibustiera del festival, la balenga con la voce di Elvira dei Looney Tunes, è l'adorabile Lucianina Littizzetto, che si è posata sull'Ariston volando con le ali della farfalla di Belén: "Sono una farfalla cavolaia, perchè mangio le teste di cavolo!". Come aveva già fatto durante la serata dedicata alla lotta contro violenza sulle donne, anche ieri ha esordito con la sua verve comica e poi sbalordito con la sua vis retorica, intessendo un elogio alla bruttezza, o meglio alla non bellezza esteriore, e alle beautiful minds del presente e del passato, da Rita Levi Montalcini a Giacomo Leopardi, finanche a Noè, che ha salvato capre e cavoli.

Luciana collauda il suo sguardo sexy da "saltami sulle piume!"
Parlando di mera bellezza esteriore, non si può davvero dire che Bianca Balti abbia fatto sfoggio di poi così tanta avvenenza. Credo sia intrinsecamente molto bella, ma è scivolata su un po' troppe bucce di banana, e stava anche per rovinare sul palco mentre dava lezioni di passerella a un'esultante Luciana (forse era meglio rimanere a piedi nudi). Come perdonarle gli incisivi giallognoli e i capelli stinti, color pelliccia di licaone? Un po' troppo spettrale la sua apparizione, quando è discesa tra noi comuni mortali, in preda alla ridarella, con un paio di chandelier esagerati e un (pur bellissimo) abito di pizzo bianco. Avrei preferito che qualcuno le avesse strappato le maniche a sbuffo come a Maria Nazionale. Entrambe, però. Le mise successive, escluso il completo nero (da dimenticare), cambiavano solo per il colore: bello il pizzo, ma, dopo un po', che pizza!
Un filino di trucco, inoltre, avrebbe aiutato ad ammorbidirle il taglio del viso, che ricorda molto quello di  un ghepardo. Complici anche i capelli a spaghetto, sembrava una nativa del pianeta Pandora con la ricrescita. Insomma, bella sì, ma come può esserlo un'opera d'arte incompiuta.
Lucy, invece, sembra essersi conservata il meglio per il gran finale, a partire dal fiammeggiante abito rosso cupo, tempestato di lapilli e fumante di piume nerofumo, che ben rispecchia la sua vulcanica personalità. Originale anche il secondo abito, con la gonna ardesia abbondantemente impreziosita da una luccicante cinta color elettro, brillanti e piume corvine. Più convenzionale, ma pur sempre apprezzabile l'ultima vestizione, con gli orecchini a forma di cozza astratta, la materna scollatura alla Clerici e l'ampia gonna papavero. Zitta zitta, sfarfallandogli intorno come una vanessa, Lucianina è riuscita a conquistarsi il pantagruelico rugbista Martín Castrogiovanni, "che parla come Belén, e ha pure gli stessi capelli!", e se l'è portata in braccio per tutto l'Ariston.
Oltre al succitato "armadio a due ante", tra gli ospiti della serata finale, il ballerino contemporaneo Lutz Forster (a cui hanno tolto le articolazioni), l'ormai leggendario Andrea Bocelli (Quizás, Quizás, Quizás), e la giovanissima cantante inglese Birdy (come altri ospiti stranieri, anche lei di secondo lavoro fa l'anestesista.)
Poco incisivo il monologo di Claudio Bisio sulla responsabilità del voto. Una lezione di coerenza poco credibile visto che, a quanto mi risulta, è ancora al soldo di Mediaset.


Ma adesso veniamo a noi, al podio dei vincitori. Meritatissimo il premio della critica e per il miglior arrangiamento agli Elii, che, per l'occasione, sono lievitati come palloni gonfiati d'elio. E' stata una piacevole sorpresa anche vederli arrivare al secondo posto. Prevedibile, come l'abito nero di Malika, la presenza tra i finalisti dei Modà e la vittoria annunciata di Marco Mengoni. Se è vero che "l'essenziale è invisibile agli occhi", L'essenziale è inudibile per le orecchie. Non che sia una canzone poi così brutta. Il problema, per me, sta tutto nella voce di Mengoni: stridula, enfatica, agonizzante. Senza contare tutti quei tic da cane idrofobo. Quando parla, poi, è anche peggio.
Infondo, però, è pur sempre meglio di Emma Marrone e la mai più ascoltata Non è l'inferno.
Più che per il trionfo di L'essenziale, questo festival verrà ricordato soprattutto per l'encomiabile e riuscitissimo tentativo di sensibilizzare, svecchiare, divertire e riabituare alla cultura un pubblico televisivo da troppo tempo assopito sul divano, e a farlo potevano essere solo una coppia vincente come Fabio e Luciana. Luciana, che ha il pregio di dire sempre ad alta voce ciò che tutti pensano soltanto, commentando e spesso schernendo dall'interno lo stesso festival proprio nel momento in cui va in scena.
Per la prima volta da tanto tempo, forse da quando ero bambino, mi sembra che Sanremo sia tornato ad essere evento davvero importante, una parte irrinunciabile dell'anima di questa nazione che, come dice bene Crozza, "è tenuta insieme con lo sputo." Nel contesto, con gli sputacchi di Mengoni.

12 commenti:

  1. Ciao Raffy sono una tua fan e ti seguo da molto. Condivido molte cose con te ma ti prego non toccarmi Mengoni !!!!! Comunque complimenti hai un futuro da critico.. Continua così . Alla prossima

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    1. Grazie mille Attaccabottoni!!! *____*
      Bellissimo il tuo nickname. Quanto a Mengoni... Purtroppo non posso fare a meno di martoriarlo!
      Grazie ancora, aspetto altri commenti!

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  2. Non sn daccordo per quanto riguarda bianca balti, evidentemente preferisci i look da panterona visto che sei una checca sfranta.

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    1. Potrei cancellare il commento ma scelgo di non farlo. Gli insulti mancavano!
      Comunque a me non piacciono i vestiti da panterona. Li indosso soltanto ;)

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  3. Raffy, stamattina quando mi sono alzata ho subito controllato se avevi già postato qualcosa sull'"ultima serata", che volevo accompagnarci il mio cappuccino domenicale...be', sappi che me la cono goduta con il caffè dopo pranzo ;)
    Comunque, nell'attesa del Sanremo del prossimo anno (ce ha senso solo se viene criticato), voglio un bel post sulla notte degli Oscar!!!!
    ;)
    Alex V

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    1. Ahahah sono contento! :D Mi fa un gran piacere sapere di essere l'amaretto che accompagna il tuo caffè :)
      La notte degli oscar la commenterei molto molto molto volentieri. Non avendo sky è un po' difficile seguirla ma farò tutto il possibile :)
      Grazie :*

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  4. Ah madò è verissimo questo fatto che l'ultima sera le canzoni piacciono di più: ti quoto infatti sui Marta sui tubi! :P
    E anche sui vestiti, che sono nettamente migliorati nell'ultima serata (quelli della Litti mi sn piaciuti tutti!)...e Bianca sì, poteva fare di meglio, anche se col trucco o senza è comunque bellissima. Poi più che altro, dopo quelle pubblicità in tv mi è diventata molto simpatica quindi diciAmo che l'ho perdonata anche se si è presentata con quell'audace shatush...
    comunque a parte la banalità dei finalisti, dei vincitori e delle polemiche di ogni anno, tu stai diventando proprio un critico Raffi...se sei arrivato a notare il bis del vestito dell'Abbagnato, non ho parole veramente! (NB ed è noi, ci facevamo diecimila problemi a metterci lo stesso vestito per due diciottanni ravvicinati....ahahah)

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    1. Nooo cuore non l'ha messo due volte :D forse mi sono espresso male...
      Cmq lo shatush di Bianca era molto più che audace! :D Nello spot in cui fa la moglie fedifraga sedotta da Casanova è bellissima! Con i capelli mossi sta MOLTO meglio! Per questo mi aspettavo di più da lei... Ma ovviamente è bella.

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  5. Oddio ma ora come faccio? Come posso continuare a vivere senza un Vessicchio che si materializza alla tv o senza Mengoni che sbava mentre canta? Ma soprattutto come farò a sopravvivere senza le recensioni di Raffy? Piango ç__ç
    Comunque, tralasciando commenti idioti che ti hanno fatto, posso dire anche io che preferivo la vittoria di altri (Elio-Gazzè-Silvestri) e preferivo quasi la canzone dei giovani a quella di Marco, però pur sempre meglio di Emma l'anno scorso. Una merda con la emme maiuscola (perdona la finezza).
    Alla fine però il Festival è bello per quello, poter sfoggiare ogni sera per una settimana, la nostra acidità sparlando del vestito di quello/a di voci stridule, canzoni orrende, Albani che fanno flessioni, mogli di Mike che si abbottano di botulino, contestatori pagati ad arte, gag orrende, ospiti che sivedechec'èlacrisi.
    Evviva il festival, almeno una volta tanto ci unisce nello spettegolare! Al prossimo anno :')

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    1. Aahaha tesoro, siamo entrambi affetti da una grave forma di sanremopatia *______* Devo dire che non sono abituato a scrivere tutti questi post a ritmo così serrato, perciò sono parecchio stanco, ma mi sono divertito talmente tanto a scrivere!!! E adoro confrontare le mie impressioni con le tue :D Ci capiamo perfettamente!!!
      Comunque hai ragione, meglio ignorare certi commenti... non tanto perchè sono offensivi ma soprattutto perchè sono banali nella loro offensività!
      Aspetto con ansia il prossimo Sanremo *____*
      Grazie, grazie, grazie per averlo vissuto con me ciuffs *___*
      <3

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  6. ahahaha!! Ecco, io ti trovo proprio bravo!
    Per ordine e sintesi: gli Elii meritavano la vittoria ma siamo pur sempre su Rai 1.
    La Balti: begli abiti pessimo trucco e parrucco. L'hanno imbruttita, decisamente. Bisio: a me è piaciuto molto il suo intervento. L'ho trovato intelligente, pungente e inaspettato e ha azzittito il teatro che si spellava le mani pensando che l'invito ad andarsene fosse rivolto ai politici. Ecco, diciamo che Bisio ha dato voce al mio pensiero.
    Per il resto devo dire che dopo anni che non vedevo San Remo, questo ho scelto di guardarlo per il solo fatto che c'era Fazio e ho avuto ragione: spettacolo molto gradevole. Grazie per la tua recensione.

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    1. Ma grazie a te!!! :D
      Sono perfettamente d'accordo: "imbruttita" è proprio il termine giusto. Su Bisio, non so... il suo era sicuramente un ragionamento più sottile rispetto all'immediatezza di Crozza. Però ha fatto più politica di lui, facendo ridere meno, a mio giudizio.
      Molti ospiti e cantanti, comunque, hanno dichiarato espressamente di aver preso parte al festival solo per Fazio... e hanno pensato bene! Davvero un bel festival, come non se ne vedevano da tanto! :)
      Grazie mille ancora!! :D

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