martedì 10 settembre 2013

Pubblicità insopportabili #26 - La ricreazione di Adamo

 
Sì, "la vita delle piante è più dura di quello che sembra", ma credo che anche il significato di questo spot, che da tempo ormai infesta come la gramigna il nostro campo visivo, sia più intricato di quello che appaia, tanto da mettere radici nei più profondi strati della natura umana. E' difficile non notare un certo compiacimento degli autori nell'aver scelto come protagonista un uomo che si bea della propria sussultoria, sovrabbondante nudità, che beve il latte dal cartone, simula l'atto della minzione col tubo da giardino e scuote orgoglioso gli incolti ricci fulvi al vento di favonio. E' una visione che trasmette un senso di ruggente libertà e fierezza, sottolineata dalla canzone di sottofondo: "I wanna live so wild and free, living without you..."
E indovinate chi è quel "you"?
Sono arrivato alla conclusione che ciò a cui stiamo assistendo non siano (solo) le ripetute sevizie subite da povere piante costrette al silenzio degli innocenti, ma anche un'utopia edenica, una sfrenata fantasia biblico-maschilista che spalanca davanti ai nostri occhi i cancelli di un paradiso terrestre prima del paradiso terrestre, una terra vergine non ancora sfiorata dal passo leggero di Eva. Si tratta chiaramente della rievocazione nostalgica dell'Era del Maschio, quando la Terra era il divano su cui si stravaccava Adamo, Età dell'Oro in cui il primo uomo poteva ruttare in completa libertà, gioire della varietà di fragranze proposta dal suo colon e giocare a fare "E.T. Telefono Casa" con un Padre ancora complice, senza doversi sorbire gli assilli di una moglie petulante: "Seppellisci i tuoi escrementi lontano da dove mangiamo!", o "Non puoi chiamare quell'uccello 'cacatua': è semplicemente ridicolo! Il nome della prossima specie lo scelgo io!", oppure "Non lasciare le foglie di fico in giro per casa! E quante volte ti avrò detto di non sederti a chiappe nude sulla mucca del salotto? E' di pelle!  Poi, quando poggi il tuo drink sul carapace di tartaruga, potresti almeno usare un sottobicchiere?", "Per l'ultima volta: piantala di usare gli ermellini come cleenex!" o ancora  (e qui andiamo sul pesante) "Non immagini quanto sia patetico vedere come permetti a tuo Padre di comandarti a bacchetta nel disperato tentativo di ottenere la sua approvazione, vorrei che ubbidissi anche a me una volta tanto! E grazie a Dio non ho una suocera! Figuriamoci!", "Quando ti decidi a metterti a dieta? Non hai quasi più bisogno di quella foglia per coprirti le vergogne, lo sai? Te lo dico sempre io, che devi mangiare sano: prova un po' questa mela, dài, solo un morso... guarda che l'ho pagata l'ira di Dio: è biologica!", "Come sarebbe a dire 'io esco'? E io? Quand'è che potrò uscire, io? Forse dimentichi che abbiamo due figli! E non dirmi che c'è Caino ad aiutarmi, perché sai benissimo quant'è geloso del fratellino..."
L'atavica lotta tra i sessi è del tutto assente nello spot: imperversano l'indecenza, il diritto di grattarsi il sedere senza doverlo nascondere e la compiaciuta trascuratezza tanto vagheggiate dall'uomo medio. I pubblicitari, decisi a vendere humus, concimano l'ego di coloro che ancora rimpiangono l'adamitica serenità di quando erano single. Rinvigoriscono solidali il mito dell'Uomo, essere eternamente diviso tra indolenza e narcisistici sprechi di energie (tipo darsi delle arie con le punching-ball a gettoni dei luna park), estirpando la presenza soffocante di Eva, costola pensante, voce della Ragione e madre della Civiltà. Per dirla tutta, quella che manda avanti la baracca mentre Adamo gioca a fare Tarzan in una casa che sembra una giungla.
Qualcuno penserà che questa mia interpretazione sia ostile e macchinosa, ma la prova più schiacciante a sostegno della tesi consiste nella rigogliosa capigliatura stile Vecchio Testamento del protagonista dello spot, visto che, secondo la tradizione, Adamo sfoggiava un'ondeggiante zazzera dello stesso colore, tra il rosso intenso e il biondo fragola.

Dedico questo post a Cloud, che mi ha segnalato questo spot, ormai un evergreen.

8 commenti:

  1. Noooo, ma io è la prima volta che vedo questo spot! O___o Non comprerò mai più terriccio (tanto non l'ho mai comprato).

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    1. Ahahahahahah sarà dura rinunciare al terriccio... non lo concimi il tuo rigoglioso ciuffo? <3

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  2. Ma il giardinaggio non è diventato più un hobby da donne che da uomini? E quale donna dovrebbe invogliarsi a comprare quel terriccio con la visione di tali esemplari di raffinatezza e bellezza? :))
    Mi mancavano i tuoi post pubblicitari, fanne presto altri!
    Ti ho assegnato un premio, passa a ritirarlo sul mio blog:
    http://lemusedikika.blogspot.it/2013/09/premio-dellamicizia-blogger-una-novita.html

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    1. Ne arriveranno presto altre, settembre è un periodo molto fruttuoso per le pubblicità insopportabili... :D
      Ti ringrazio tantissimo per il premio, corro a vederlo *______*

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  3. Ciao! ti ho scoperto grazie a kika proprio stasera, complimenti ho letto qualche tuo post e sei davvero bravo a scrivere, per me tu sei scrittore nato! ho letto anche l'introduzione e il "diversamente utile" è geniale! ^___^
    io odio la pubblicità delle pasticche del mal di testa "Molly!" mamma mia non la sopporto proprio!!

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    1. Ti ringrazio tantissimo, e ringrazio kika per averti guidata fin qui! :D Neanch'io sopporto le capsule molly, e meno che meno l'imitazione che ne fa mio padre. Grazie mille ancora, spero che continuerai a seguirmi! ;)

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  4. La verità?
    Non sanno più cosa inventarsi per attirare l'attenzione :/

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    1. questa è una sacrosanta e già sottointesa Verità ;)

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