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Se la guardi, dicono, l'acqua non bolle. Cracco, con quel suo sguardo da tenebroso, la fa evaporare. |
Cracco ci schiaffa praticamente di tutto su quel misero petalo di tubero fritto: alici, pepe rosa, caviale di limone, alghe croccanti. Il miglior modo per rovinare una patatina. Poi pontifica, con quel broncio sexy da bracco che si è fatto scappare un fagiano: "Perché in cucina ci vuole audacia."
Lungi da ma correggere un cuoco di fama internazionale, ma io ci aggiungerei anche un pizzico di coerenza q.b.
Poi, mi chiedo... porca bottarga, ma che cappero è il caviale di limone? Okay, un goccio di limone ci scappa sempre sul pesce, ma che uno storione possa fecondare un agrume non avrei mai potuto sospettarlo. Dove lo vado a pescare io adesso un caviale di limone? Dal fruttivendolo o al mercato ittico? Cresce sugli alberi... delle navi?
Vedi un po' tu se per gustarci un pacco di rustiche dobbiamo andare a cercare chissà dove un frutto che sembra inventato da Lewis Carroll.
E' deprimente come la crème de la crème della haute cuisine sia disposta a vendersi senza esitazioni nel patetico tentativo di dare una rimestata ormonale a qualche telespettatrice.
E a proposito di gente che si vende, è tornato anche Rocco Siffredi, questa volta accompagnato da una Ornella Muti abilmente ricostruita al computer. Il doppio senso è quello squallido di sempre. Roba da ammutolire dalla vergogna. Si sa, le Pubblicità insopportabili sono come le patatine: una tira l'altra.
Ora però persino divi di Hollywood si scomodano a volare fin qui per fare i cascamorti con sospiranti casalinghe che sembrano uscite dagli anni cinquanta, madri di famiglia in libera uscita e graziate per qualche minuto dall'allevamento della prole e dalle pulizie di casa. Ma se chiedi a Kevin Costner perché sia approdato sulla Costiera Amalfitana, ti risponderà che è per gustarsi la buona cucina italiana. Sì, il tonno in scatola.
Una curiosità: la torre saracena che domina il golfo è stata sostituita, grazie agli effetti speciali, da un faro. Non si è capito bene perché, forse perché ha una forma più sexy. O forse perché fa tanto Nicholas Sparks. In ogni caso è stato un boccone amaro che i cittadini di Amalfi non hanno mandato giù.
Come se non bastasse, "So good" è pure una schifezza di slogan.
Ricapitolando. Le patatine? Ci sono. E anche di due diversi tipi.
Il tonno per le tartine? C'è.
All'aperitivo, ci pensa il Biondo con l'analcolico che fa impazzire il mondo, per la spritzante gioia di un target anagrafico leggermente più basso. Con quel naso rubato a un moai dell'Isola di Pasqua e quel tetto di paglia che gli fa sembrare la testa un bungalow o una palafitta polinesiana, Owen Wilson suscita in me un odio profondo da quella volta che andai al cinema per guardare Marie Antoinette, senza sapere che era stato rimosso anzitempo dalla programmazione, e mi costrinsero sciaguratamente a entrare nella sala dove proiettavano Tu, io e Dupree, anche conosciuto come Tu, io e due palle (un film più che comico comatoso, talmente noioso, scontato e soporifero da indurmi alla Danza della Disperazione, una cosa che faccio sempre quando la pellicola che sto guardando mi ferisce nel profondo dell'animo: mi contorco sulla poltrona ed emetto flebili, strazianti guaiti.)
Almeno però Owen ci ha rispedito nella jungla lo storico scimmione. Sapete quanto io detesti le pubblicità esopiche!
Comunque, dopo l'happy-hour, che fate, non vi concedete due salti in discoteca? O forse siete tipe da balera? In ogni caso, per la colazione dopo la notte di baldoria, cornetti caldi da Banderas!
Dal fighetto sofisticato al latin lover incravattato, financo al rustico paesano: ci sono sex-symbol senescenti per tutti i gusti. A pranzo, colazione, aperitivo e cena.