venerdì 11 aprile 2014

Un biglietto per "The Grand Budapest Hotel" e una suite, per favore

Non avrei mai potuto spendere meglio i cinque klubek e cinquanta centesimi del biglietto.
Pochi luoghi a questo mondo sono più affascinanti degli hotel: le stanze e i corridoi di moquette sono sempre pressoché gli stessi, ma ogni giorno animati da storie e personaggi diversi. In quanto a bizzarri figuri, però, anche i cinema multisala non sono da meno. Anny ed io non abbiamo neanche dovuto sforzarci di consultare il biglietto per sapere in quale sala proiettassero The Grand Budapest Hotel. Dopo esserci scambiati uno sguardo d'intesa, ci è bastato seguire una coppia di hipster: un tizio barbuto dall'aria ennuyé e la sua ragazza, con un foulard a fantasia tenuto fermo sulla testa da una lucente spilla d'oro a mo' di ingarbugliato turbante, le labbra rosso lacca e ticchettanti kitten heels retrò. Per sembrare una delle attempate aristocratiche ospiti del Grand Budapest le mancava solo una panache sulla testa.
Panache è una parola francese che allude a un comportamento eccentrico e a un avventato coraggio, ma letteralmente significa "piuma", come quella portata sul cappello dal godereccio, cinico ma amatissimo re francese Enrico IV, il cui motto era: "Seguite la mia piuma!" Cyrano de Bergerac, poi, lo spericolato spadaccino e poeta dal naso leggendario nato dalla piuma di Rostand, dedica al suo pennacchio le sue ultime parole: "Eppure, c'è qualcosa che sarà sempre mio, e quando sarò in presenza di Dio, lì la toglierò e spazzerò il pavimento celeste con un gesto: da questo mondo porterò con me qualcosa che è ancora senza macchia... la mia panache!"
E non può essere un caso che l'eau de parfum di cui il protagonista del film non può fare a meno si chiami Air de Panache. Entrambi i sopraccitati personaggi potrebbero essere ideali antenati di Monsieur Gustave H., concierge di delicata, quasi effeminata eleganza e maniacale cura del dettaglio, galante consolatore di vecchie e facoltose pensionanti e infine poeta romantico un po' svampito. Col suo ardore e la donchisciottesca amicizia per il garzoncello mediorientale Zero Moustafa, Monsieur Gustave dimostra che c'è ancora una "scintilla di civiltà in questo barbarico mattatoio un tempo chiamato umanità. Invero quello che abbiamo da offrire nella nostra modesta, umile, insignificante... oh, fanculo."

L'ascesa di Ralph: da Un amore a 5 stelle a The Grand Budapest Hotel.
Forse Jennifer Lopez come partner era solo un tantino più carina...
Gustave (un sublime Ralph Fiennes), si presenta prima di tutto come l'affascinante genius loci di quella barocca casa di bambole che è il Grand Budapest. Dal rosa pastello dell'albergo alle divise viola del personale, Wes Anderson tinge le sue simmetriche inquadrature con i colori della Parigi dell'Est (e su questi ci sarebbe da scrivere un post intero - ah, no, un momento, l'ho già fatto qui) e anche lo stesso hotel si rifà senza dubbio al Géllert, la storica spa della capitale ungherese. Ma l'ambientazione termale non deve trarre in inganno: non c'è tempo per il relax o la noia. L'omicidio della miliardaria ottuagenaria Céline Villeneuve Desgoffe und Taxis innesca il perfetto meccanismo ad orologeria di questo film, un assurdo ma precisissimo carillon in cui stravaganti personaggi si muovono, scivolano, si arrampicano, saltano, scappano e si inseguono sul fondale alpino della fantomatica Repubblica di Zabrowka, chiaramente ispirata al vecchio Impero Austro-Ungarico.
Giallo, fiaba, fantapolitica, humour inglese, racconto picaresco e di formazione, insieme a qualche tocco di grand-guignol, si uniscono per lasciare in eredità al pubblico un messaggio pacifista e un invito ad abbattere ogni barriera, della geografia reale e no (temi più che mai di scottante attualità).
La reception della pellicola da parte della critica è stata entusiastica, e anch'io, da modesto spettatore, penso che, se non avessi avuto il mal di gola, avrei salutato The Grand Budapest Hotel con un rimbombante yodel di piacere.

8 commenti:

  1. Anche senza la tua bella recensione, andrei a vedere questo film comunque, se non altro perché nel titolo ha la parola Budapest :) :)

    Vale A

    Ps: c'è un premio per te, passa da me ;)

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    1. ;) La vera Budapest non c'è ma non manca il fascino dell'est Europa...

      Grazie, arrivo di corsa!!! :D

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  2. Bravissimi, sia tu, che Wes <3

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    1. Grazie bobo, se continui a farmi i complimenti la gente comincerà a sospettare che "vado a letto con tutte le mie amiche." ;)

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  3. Io l'ho visto! Io l'ho visto!
    È il film che aspettavo da un anno e non me lo sono lasciata sfuggire quando è uscito qui ( un mese fa, praticamente), ed è ormai chiaro che adoro il vostro buon gusto, tuo e di Anny.
    Wes Anderson si è conquistato, film dopo film, un posto nel mio cuore. Oltre alla resa scenografica, perfetta in ogni situazione per me, mi piace molto il suo umorismo, sia verbale sia gestuale, quando mette su una situazione comica ( o almeno: io la vedo comica, se poi sono l'unica della sala che se la ride...questo è un altro discorso).
    Devo però confessare che questo film non l'ho gustato a pieno perché...tragicamente non ho capito tutte le battute lampo, che, vedendolo in inglese, sono state davvero troppo veloci per le mie acerbe orecchie. Ma non fa nulla, lo rivedrò altre volte appena mi procurerò il DVD.
    Vi adoro. Ciao! :-)

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    1. Anche noi Clyoo *-* Condividiamo il tuo entusiasmo! Io prima di Grand Budapest ho visto solo I Tannenbaum e Moonrise Kingdom, ma intendo recuperare al più presto gli altri perché mi sono innamorato di questo regista! Un umorismo irresistibile e un gusto estetico da orgasmo visivo!! *-*

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  4. Ciao Raffy! :) Mi hai incuriosito parecchio, avevo già in mente di andare a vedere questo film e adesso, dopo la tua recensione, sono sempre più convinta! Un abbraccio forte e grazie per il tuo commento, felice weekend :) :**

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    1. Ciao vale!! :) Figurati, meriti ogni complimento per le tue meraviglie! Un motivo in più per guardare The Grand Budapest Hotel è che hanno inventato un dolce appositamente per il film, il "courtesan au chocolat"!
      *-*
      Probabilmente su internet troverai già la ricetta...
      Buon weekend! :***

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