mercoledì 11 gennaio 2012

Il fascino brit di "Downton Abbey" e la pornostoria de "I Borgia"

L'immagine stessa ricorda l'involucro di una
bustina di Earl Grey
Il post di oggi è dedicato a due telefilm storici che sto seguendo ultimamente. Il primo, Downton Abbey, è una vera rivelazione. Il secondo, I Borgia, è più che altro uno frivolo passatempo. 

Un sorso di Earl Grey

E' il 1912 e il maniero di Downton Abbey è sconvolto dalla tragica notizia del naufragio del Titanic, che ha trascinato con sè negli abissi entrambi gli eredi del Conte. Il titolo e l'intera fortuna toccheranno ad un lontano parente, ma l'antica e nobile casata dei Grantham non ha intenzione di cedere tutto così facilmente.
Alle lotte nobiliari si intrecciano anche le rivalità di un'altra (sotterranea, ma altrettanto rigida) gerarchia, quella della servitù di palazzo. All'alba della Prima Guerra Mondiale, tra litigiose contessine, maggiordomi in livrea, duchi sessualmente confusi e camerieri perfidi e ambiziosi, Downton Abbey mette in scena un'accattivante partita per il potere, una partita giocata davanti a una fumante tazza di tè.
Squisitamente british, ironica e snob, è la serie tv che ha conquistato la Gran Bretagna, legando a sè dieci milioni di spettatori affezionatissimi.
Tra gli interpreti principali, Maggie Smith (la professoressa McGranitt della saga di Harry Potter, tanto per dirne una), che interpreta la granitica Contessa Madre. Particolarmente promettente è anche il personaggio di Thomas, macchinoso cameriere di casa Grantham, che sembra deciso a non deluderci nel ruolo di "cattiva" (e il femminile non è casuale).
D'ora in poi non ci sono più solo i vecchi biscottini al burro... provate anche voi ad inzuppare nel vostro tè un episodio di Downton Abbey!

Potete guardare Downton Abbey in streaming o su Rete 4 ogni domenica sera.  



L'immagine parla da sola.
Scomunica garantita per tutti gli spettatori
Borgia è il nome della più celebre, potente e immorale famiglia del Rinascimento italiano, e forse anche di tutta la storia: nepotismo, lussuria, corruzione, brama di potere e persino incesto hanno macchiato per secoli la fama del patriarca Rodrigo Borgia, poi eletto papa Alessandro VI. La serie - una coproduzione europea ad altissimo budget, diretta da Tom Fontana- è incentrata sulla figura del diabolico cardinale e su quelle, altrettanto scandalose, dei suoi figli illegittimi: Lucrezia, una pedina nelle mani del padre, data in sposa ai suoi alleati politici, e Cesare, combattutto tra il fanatismo religioso e la dirompente sete di violenza. Nel cast anche Marta Gastini, unica attrice italiana, che interpreta la spregiudicata Giulia Farnese, detta la "Bella", che a soli quindici anni allaccia una relazione con il futuro papa, allora sessantenne.
Ci sono tutte le premesse per un telefilm assolutamente dissacrante, di quelli che il vostro parroco non approverebbe mai.
E' evidente, però, che più che alla storia, l'attenzione sia rivolta soprattutto ai retroscena più sordidi della corte papale. Si tratta de I Tudors in trasferta a Roma.
Le scene di violenza e di sesso si sprecano (basti vedere l'immagine promozionale). Nonostante questo, però, quello presentato è uno scenario paurosamente attuale, che ricorda non poco gli ultimi avvicendamenti "politici" del nostro paese. Mi auguro solo che produzioni come queste possano avere un effetto catartico, affinché venga debellata ogni traccia di quella porno-plutocrazia che è stata fin'ora l'Italia.
Okay...
Meglio non addentrarsi in argomenti spiacevoli e tornare a noi!
Esiste anche un altro telefilm del 2011, questa volta americano, dedicato ai Borgia, con Jeremy Irons nel ruolo di Rodrigo.Tutto questo ha provocato non poca confusione. Io ho preferito, una volta tanto, dare fiducia e spazio ad una produzione europea.

La serie è andata in onda su Sky Cinema 1 dal 2 settembre al 7 ottobre 2011, ma è disponibile anche in streaming.

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