sabato 21 gennaio 2012

"La Regina delle Nevi", Disney tira fuori dal freezer un vecchio progetto

Il primo bozzetto della Regina delle Nevi
C'è una grande, grandissima confusione in giro riguardo The Snow Queen, il film Disney ispirato a La Regina delle Nevi di Hans Christian Andersen. Il progetto, più volte accantonato negli scorsi anni (nel 2002, nel 2003 e ancora nel 2010), è stato recentemente "scongelato", per la gioia di tutti i nostalgici delle fiabe.
La Disney ha annunciato un cambio di titolo, Frozen, e ha rilasciato una data, il 27 novembre 2013. Forse questa sarà la volta buona...
Glen Keane (La Sirenetta, la Bella e la Bestia, Aladdin) ha cullato questo progetto per ben dieci anni e, dopo averlo accantonato in favore di Rapunzel, è riuscito finalmente a rimetterci le mani. La colonna sonora sarà affidata ad Alan Menken, premio Oscar per la La Sirenetta, La Bella e la Bestia, Aladdin e Pocahontas e nominato agli Oscar per Il Gobbo di Notre Dame, Hercules, Come d'incanto e Rapunzel.
Insomma, una squadra formidabile si sta mettendo all'opera per realizzare quello che si prospetta un nuovo agghiacciante successo!
Non è ancora ben chiaro se il lungometraggio sarà realizzato con le tradizionali tecniche di animazione a mano o con la Computer Generated Imagery, ma certo è che sarà disponibile in 3D (ormai, un accessorio irrinunciabile... a parer mio, invece, se ne poteva anche fare a meno.) 
Sto già eseguendo la mia personale danza della pioggia (o meglio, della neve) affinchè il film venga realizzato a mano. Sono praticamente cresciuto a pane e cartoni Disney, perciò difficilmente riuscirei a contenere la mia delusione se mi propinassero un altro film computerizzato. Certo, ho adorato comunque Rapunzel, ma vuoi mettere il fascino e la magia dei disegni a mano?
Capolavori indiscussi della casa di Topolino come La Sirenetta e La Bella e la Bestia sono stati realizzati a colpi di matita e una fiaba come La Regina delle Nevi merita lo stesso trattamento.
I presupposti per un film in tecnica tradizionale ci sono. La Disney ha più volte promesso di realizzare un film vecchio stile ogni due anni: perciò, ricapitolando, abbiamo avuto La Principessa e il Ranocchio (tradizionale) nel 2009, Rapunzel (computer) nel 2010, Winnie the Pooh - Nuove avventure nel Bosco dei Cento Acri (tradizionale) nel 2011 (adorabile, guardatelo anche se avete più di sei anni) e per il 2012 è previsto Wreck-it Ralph, quello che si annuncia una schifezza in grafica computerizzata sul mondo dei videogiochi, perciò il 2013 deve essere l'anno della Regina e dell'animazione tradizionale!
Eppure ancora non sono del tutto tranquillo...
La scelta di cambiare il titolo in Frozen ("Ghiacciato", ma se vogliamo, anche "Surgelato") ridesta i miei timori riguardo la tecnica utilizzata: mi ricorda molto quello di un altro film, realizzato al computer, cioè Rapunzel, il cui titolo originale è Tangled, "Intrecciato".
Forse anche voi, come me, vi chiederete che senso abbia cambiare il titolo delle fiabe originali per questi orrendi titoli al "participio passato"...
Facendo un po' di ricerche, ho scoperto che si tratta di una strategia di marketing la cui origine risale a qualche anno fa: La Principessa e il Ranocchio, se pur molto apprezzato, non ha ottenuto il successo sperato dalla Disney e qualche genio ha pensato che sia stata l'eccessiva enfasi sulle principesse ad allontanare i maschietti. Per questo si è deciso di evitare lo stesso errore cambiando il titolo di Rapunzel in Tangled, dando anche ampio spazio al coprotagonsita maschile, Flyn Rider (simpatico, okay, ma un principe non ci avrebbe fatto schifo).
In parole povere, per colpa di qualche marmocchio appassionato di Cars, dobbiamo sorbirci questi titoli orrendamenti storpiati. Anziché fare passi avanti, ne facciamo indietro: nel ventunesimo secolo la società pretende ancora che tutti i bambini giochino con le macchinine e tutte le bambine con le bambole.
La scelta del cambio di titolo ha lasciato perplessi anche molti esperti del settore. Floyd Norman, un animatore Disney e Pixar, ha dichiarto "L'idea di cambiare il titolo di classico come Raperonzolo in Tangled è oltremodo stupida. So già quale sarà l'unico risultato: tutti penseranno che la Disney sia alla disperata ricerca di un pubblico." Anche il critico Justin Chang ha bocciato l'idea, giudicandola una ridicola forzatura, un po' come cambiare il titolo de La Sirenetta in Beached, "Spiaggiata". Di questo passo perchè non cambiare il titolo a tutti i vecchi classici? Biancaneve in "Intossicata", La Bella e la Bestia in "Imbestialito", La Bella Addormentata in "Anestetizzata" e magari Mulan in "Travestito"...
Insomma, ribatezzare Frozen la fiaba de La Regina delle Nevi è un oltraggio che potrei perdonare solo se il film fosse effettivamente realizzato con disegni a mano. Tra l'altro, Frozen è anche il titolo di un thriller di due anni fa!
Staremo a vedere, sperando che la Disney continui a regalarci i brividi d'emozione a cui ci ha abituati!


Per chi dovesse avere poca familiarità con questa fiaba di Andersen, consiglio (oltre a leggere la storia originale) di guardare La Regina delle Nevi del russo Lev Atamanov, premiato al Festival di Cannes e di Venezia nel 1957.
Qui di seguito, la prima parte del cartone, di cui potrete trovare facilmente il seguito su Youtube, e un sunto della storia.



Uno spirito maligno crea uno specchio magico capace di cancellare ogni traccia di bontà in chiunque vi si rispecchi. Divertendosi così a seminare il male nel mondo, il diavolo finisce per romperlo, frantumandolo in milioni di minuscoli pezzi.
I protagonisti della storia sono due bambini, Kay e la sua amica Gerda, che vivono in due case vicine, unite da un giardino sospeso, adorno di rose.
Un giorno la nonna di Kay racconta ai bambini la storia della Regina delle Nevi, la crudele sovrana del gelo e dell'inverno, che vive nell'estremo nord, in un palazzo fatto di ghiaccio.
Un giorno due frammenti dello specchio magico finiscono nell'occhio e nel cuore di Kay, che diventa improvvisamente crudele e aggressivo, anche con sua nonna e con la sua cara amica Gerda.

Giunto l'inverno, Kay decide di uscire a giocare con lo slittino, ma viene rapito dalla Regina delle Nevi in persona, che lo porta con sé nel suo palazzo, al Polo Nord. La Regina bacia Kay due volte, la prima per non fargli avvertire più il freddo, la seconda per fargli dimenticare  Gerda e la sua famiglia. A Kay viene risparmiato un terzo bacio, che lo avrebbe ucciso.
Intanto Gerda, affranta per la scomparsa di Kay, chiede al fiume di condurla dal suo amico, regalandogli in cambio le sue scarpe nuove. La bambina giunge così nella dimora di una vecchia maga che, decisa a tenere per sempre Gerda con sé, le fa dimenticare Kay e fa scomparire tutte le rose del giardino sottoterra, affinché queste non le ricordino il suo amico scomparso. Una rosa, però, innaffiata dalle lacrime della bambina, risorge dalla terra e ricorda a Gerda lo scopo del suo viaggio. Fuggita dalla maga, Gerda incontra un corvo che le dice di aver visto Kay nel palazzo della principessa, ma, una volta entrata a palazzo, scopre che in realtà si tratta del principe, che somiglia molto al suo amico.  Gerda racconta al principe e alla principessa la sua triste storia e i due, commossi, decidono di aiutarla, fornendole una splendida carrozza e abiti caldi per resistere al freddo incombente.
La carozza di Gerda, però, viene attaccata dai briganti e la bambina viene condotta nel loro covo. I briganti vogliono ucciderla, ma vengono fermati dalla figlia del capo, che desidera che Gerda diventi la sua compagna di giochi. La figlia del brigante tiene prigionieri due colombi selvatici e una renna, Bae, i quali, dopo aver ascoltato la storia di Gerda, le dicono di avere visto Kay in Lapponia, nel palazzo della Regina delle Nevi. Impietosita, l
a figlia del brigante lascia liberi Gerda e gli animali, che partono così per la Lapponia. Qui la bambina viene accolta dall'amorevole Donna della Lapponia, che le consegna un messaggio, scritto su un pesce, per la donna di Finlandia, che potrà aiutarla. Quest'ultima, una maga, indica a Gerda la via per il palazzo della Regina e le assicura che per sconfiggerla non avrà bisogno di altri poteri oltre a quello che ha già, la forza dell'amore.
Giunta al palazzo della Regina, Gerda viene fermata da una bufera di neve, ma, dopo aver recitato una preghiera, il suo fiato caldo si trasforma in un angelo che permette alla bambina di entrare. Così Gerda trova Kay da solo, intento nel compito che la perfida sovarna gli ha imposto: comporre all'infinito parole con alcuni frammenti di ghiaccio. Solo se riuscirà a comporre la parola "eternità" Kay potrà essere libero.
Gerda, non riuscendo a contenere la sua gioia, abbraccia Kay e con le sue lacrime scoglie il gelido cuore dell'amico. Ora anche Kay riconosce Gerda e piange, facendo così uscire il frammento di specchio dall'occhio. Mentre i due amici gioiscono, i pezzi di ghiaccio compongono sponteanamente la parola "eternità", liberando Kay. Insieme lui e Gerda tornano a casa, in tempo per godersi l'arrivo dell'estate.

7 commenti:

  1. Non avevo idea che la Disney avesse in cantiere un progetto del genere! La prima versione animata della Regina delle Nevi che ho visto quando ero più piccina :D era proprio la versione di Lev Atamanov! Ho amato quella storia profondamente!
    Per un periodo in televisione hanno dato su... credo Rai 3, ma non voglio sbagliare, la versione animata di moltissime fiabe russe. Me ne innamorai. Ma miseria, ricordo la trama di alcune, ma non il titolo! *sigh*
    Spero vivamente che la Disney non ripieghi sulla computer grafica perché, per quanto fosse fatto bene, non ho particolarmente adorato Rapunzel.
    Possiamo solo incrociare le dita, vero?
    :*

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    1. anche io amavo quei cartoni!! quel tipo di animazione mi fa impazzire! però li ho visti solo una volta in tv...mi chiedo come mai non li ripropongano più spesso, almeno nel periodo natalizio in cui ci si sente in vena di fiabe! trasmettono sempre i soliti cartoni...simpson, griffin, futurama... che amarezza!

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  2. Sì sì! Ricordo anch'io le fiabe russe su Rai 3! Tutte davvero molto carine, e soprattutto poco conosciute...
    Comunque io ho il presentimento che sarà al computer -.-
    Che odio!
    Speriamo bene
    *unisciti a me nella danza della neve, please*
    :P

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  3. *si unisce alla danza della neve anche se fa un freddo boia*
    :D

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  4. ( non commento sulla scelta dei titoli, sono sempre più inorridita )
    ma mi unisco a te nella danza della neve molto volentieri:D !!!!:P

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  5. (dai, "Spiaggiata" per la Sirenetta è molto carino ahahahah :P)
    Danziamo tutti insieme *____*

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