venerdì 28 dicembre 2012

Raffy nel Mondo dell'Assorbenza

"Raffy, sei così piccolo e discreto... come un Tampax!" (cit.)
Dopo l'incredibile (!) successo di Raffy nel Tempio dell'Abbondanza, un'altra appassionante avventura tra le corsie dell'ipermercato, con la partecipazione straordinaria di Anny.
Come ogni anno, poco dopo Natale, accompagno la mia migliore amica a comprare cose da donna. E' una nostra tradizione, un rituale che perdura da anni, perno e basamento della nostra imperitura amicizia. Si aprono le porte automatiche dell'ipermercato e un labirinto di cunicoli, tunnel, corridoi senza fine e scalinate in stile Escher si dipanano davanti a noi. Sbaragliato il Minotauro e condotto in salvo una comitiva di ateniesi tenuti in ostaggio lì da secoli - tra decorazioni natalizie da due soldi e un lussureggiante giardino pensile di shampoo fioriti - facciamo sosta al "rebardo fazzoleddi", dove Anny sceglie con cura un pacco di salviette aromatizzate all'aloe vera. Già la parola, "Aloe vera", funziona meglio di uno shottino di Tantum Verde: "aloe" ricorda aloha, e al sol pensiero il tuo naso congestionato si inebria del profumo di piante tropicali, ibisco, e noci di cocco, mentre il tuo corpo si abbandona dolcemente sul bagnasciuga hawaiano.
Poi l'attenzione di Anny è attratta da un pacchetto di ciglia finte. "Non te le consiglio, Anny. Mio padre ti smaschera subito. Qualche giorno fa stavamo guardando la pubblicità di Philadelphia, quella con la cuoca di GialloZafferano che cucina primi schifosissimi... e lui ha un certo punto se ne esce con: 'Ma ha le figlia cinte? Ehm... cioè, le ciglia finte? Che shkifo. Sta male così.'"
Da notare la aggiunta della fricativa sh, per sottolineare l'idea di digusto insita nella parola "schifo". Vi piazzo qui lo spot di Philadelphia, così potete dirmi voi se la chef Sonia Peronaci ha davvero le ciglia finte o se, più verosimilmente, avendo fatto uno stage sul pesce surgelato al Polo Nord, si è allenata col bacio all'eschimese (detto anche a farfalla), in modo da esibire due bei ventagli di ciglia robuste come baffi di tricheco.

Ma torniamo all'ipermercato: finalmente riusciamo a trovare il reparto assorbenti, ben nascosto da sguardi indiscreti. Anny, a questo punto, quasi si commuove, rievocando ricordi felici, quando, da bambina (boccolosa e infiocchettata), aveva eletto il reparto assorbenti il suo preferito tra tutti. Non sapeva cosa fossero, quei paffuti pacchetti colorati, ma era affascinata dalle loro confezioni variopinte. Un trionfo di fucsia, rosa, viola e verde prato a primavera. Un'aurora boreale ultra-assorbente.
Alcuni ricordano sempre con nostalgia le luci del loro primo albero di Natale, ma nessuno di noi potrebbe mai dimenticare il pittoresco reparto assorbenti, quel magico, ipnotico, caleidoscopio di colori, quell'angolo di felicità a portata di carrello della spesa.
"Sono pochi!" osserva Anny, un po' delusa, passando in rasegna i pacchi disponibili. Poi però, si piega e sceglie il suo, con premuorsa attenzione, come se si trattasse di un tenero cucciolo da adottare. Io intanto gioco con un vasino a forma di ippopotamo verde acido.
Mentre entro in confidenza col mio nuovo pachidermico, sanitario, amico, il mio sguardo si allarga, in cerca di nuove frontiere della permeabilità.
"Anny, guarda!" esclamo a voce altissima, in modo da condividere con tutti gli acquirenti di pannoloni per incontinenti il mio incontenebile gaudio. "Qui c'è tutto un altro mondo dedicato all'Assorbenza!"
Peccato però che fossero gli scaffali dei Pampers.
Nonostante tutto, la missione è compiuta, l'antico vasino è stato portato in salvo (e rimesso sullo scaffale), ed io ed Anny ci dirigiamo, sereni e appagati, verso la cassa... non sapendo, però, di essere inseguiti da una sinistra figura.
Noi continuiamo a camminare, ignari di tutto, accarezziamo con affetto le orrende foche ricoperte di porporina (piuttosto che appenderle all'albero, mi appendo io... con una corda, però) e ammiriamo con una smorfia di benevolo disgusto una sfilza di burro cacao dagli aromi più bizzarri ("Uva e mora", tanto per dirne uno... che shkifo!), per poi fermarci all'angolo del cotone idrofilo (Anny - con mio gran disappunto - preferisce i dischetti d'ovatta ai batuffoli colorati), e infine guadagnamo la cassa, dove siamo accolti da un'esigua fila di clienti frettolosi e dal sorriso allegro della cassiera, un sorriso così carico di felicità da contrarsi in broncio. La cassiera, dopotutto, è felice per definizione, specialmente quando mancano cinque minuti alla chiusura (e le star come me ed Anny fanno sempre la spesa cinque minuti prima della chiusura).
Mentre aspettiamo il nostro turno, Anny soppesa i mascara, mentre io valuto i tubetti per le bolle di sapone, indeciso tra Tigro e Winnie The Pooh. Improvvisamente, mentre i nostri acquisti scorrono sul nastro, pronti a mostrare impudicamente il loro codice a barre alla cassiera, la figura misteriosa che ci aveva spiato nel reparto assorbenti si fa avanti. O meglio, ci tende un'agguato. Afferra il braccio di Anny e favella in siffatta maniera: "Ciccia, secondo te com'è questo mascara?"
Anny la fredda con uno sguardo gelido, più glaciale dell'alito di un banco-frigo, poi dichiara socraticamente di sapere di non sapere. L'inseguitrice molla la presa e inizia a battibeccare amorevolmente con la cassiera, che ha fatto scontrino unico per noi e per la nostra amica Ciccia. La cosa inquietante è che ha comprato i nostri stessi prodotti. Da brividi, vero? Insomma, che se ne fa una di un pacco di fazzoletti e di salvaslip con molecola N3? Possibile che anche lei ne abbia bisogno? E' solo una coincidenza, oppure è una nuova, ennesima stalker di Anny?
Afferro galantemente la busta della spesa, mentre Anny strappa dalle mani della cassiera lo scontrino, il lasciapassare della nostra libertà. Insieme fuggiamo da quell'intricato labirinto illuminato al neon, volando via, come Dedalo e Icaro, sulle ali di un Lines.

8 commenti:

  1. Ahahahahah raffy ma insomma, hai reso pubblica la mia mattina di intimo shopping...mi sento proprio una vip! Comunque dovevi specificare che c'era poca scelta al reparto assorbenza rispetto al mondo di Acqua e Sapone, che la nostra Engi dirige in maniera impeccabile (cosi le facciamo pubblicità)...la prossima volta sappiamo dove andare per levarci di torno fastidiose stalker, tutta questa confidenza, mah...chi si credeva di essere, questa comune mortale? Fortuna che il Lines Alato ci aspettava pronto fuori dal negozio, per portarci via...

    NB SE DOVESSE LEGGERE CICCIA: il mascara era bbbuooono (detto come Alessandro Borghese di Real Time)

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    1. Ahahah ciccia, sono sicuro che se raccogliessimo le cose che Engy ha visto e sentito ad Acqua&Sapone ci sarebbe un blog intero da scrivere.... :P
      Acqua&Sapone solo Acqua&Sapone... lalalalalalalalalalalalà

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  2. Eeeeehhhh? Ma davvero vi ha seguiti comprando le stesse cose??? Ma allora Anny è davvero una VIP! ...anche se non capisco perché facciate la spesa assieme solo una volta all'anno... tipo le scorte di Lines di "pazzi per la spesa"?

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    1. Ahahahaha ma no, scherzavo, io e Anny andiamo centinaia di volte a fare la spesa in un anno :D Era solo per sottolineare la sacralità e ritualità del momento! :D

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  3. Io, però, pretendo una foto del pachiderma!! XD
    Ciao, Raffy. E' sempre piacevole sghignazzare con te!

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    1. Sarà difficile, ma farò il possibile per trovare una sua foto!!! :D
      Grazie, sghignazzo anch'io con molto piacere!! :D Un bacione :*

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  4. Io sono impietrita dalle sopracciglia posticce e ricoperte di fondotinta biancastro... Ma chi l'ha truccata clio?.....

    Voglio conoscere ciccia :)
    Mya

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    1. Ahahaha anch'io vorrei conoscere meglio Ciccia. La leggenda vuole che la si incontri nei supermercati, in prossimità delle feste, poco prima dell'ora di chiusura, vicino al reparto cosmesi... ma attenzione, solo chi crede veramente in lei può vederla. ;)

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