domenica 15 febbraio 2015

Grandi amori a Sanremo 2015

Vestirsi alla cieca.
Ero arrivato allo stremo. Non ne potevo più della sigletta truzza di questo Sanremo, e anche di tutto quello che viene dopo. Ero quasi tentato di andarmene al cinema, magari a farmi due risate davanti a 50 sfumature di grigio, e invece sono rimasto a guardare Marco Sado-Masini, che con la sua vocetta stridula sembra effettivamente sotto tortura. Credo che la frase "Smettila di smettere" sia la parola di sicurezza che usa con la sua dominatrix.
Il principio della fine di questo Festival è stato ungarettiano: si sta come a inizio serata Emma e Arisa in poltrona. Cioè stravaccati e mezzi morti di sonno, mentre Carlo, sempre più compiaciuto per gli ascolti record, viene sbugiardato su Twitter da Vladimir Luxuria, che a TvTalk gli aveva chiesto perché si era rivolto a Conchita Wurst chiamandola "Tom." Il tronfio conduttore aveva risposto di averlo concordato precedentemente con la drag-queen, cosa che la diretta interessata ha smentito.


Il bronzeo conduttore, intanto, dato che ricorre la festa degli innamorati, come se i cuoricini sulla t-shirt di Allevi non fossero bastati, ritaglia nel Festival uno spazio "C'è posta per te", ricongiungendo due poveri fidanzatini separati dalla geografia che erano rimasti delusi dalla cancellazione della data di "Romeo e Giulietta - Il Musical" per cui avevano acquistato il biglietto. In compenso sono stati invitati all'Ariston (e non so cosa sia peggio), dove hanno potuto assistere a un assaggio dello spettacolo, l'unica versione della tragedia shakespeariana che ti fa tifare per i parenti serpenti. Mentre i due sfortunati amanti cantano "Ama e cambia il mondo" io cambio canale.
Contrastata dalle stelle anche una possibile storia d'amore per Arisa, che due sere fa, nonostante il completo da assistente di poltrona del dentista e la coda da pavoncella in cerca di becchime, aveva ricevuto un mazzo di fiori da Nesli, il rapper più dolce che c'è, verosimilmente nato in una fabbrica Nestlé. Pensando di aver fatto colpo, Arisa ha dichiarato di essersi introdotta nottetempo nella sua stanza di albergo, probabilmente per dargli "l'amore in faccia", ma lui pare la stimi soltanto come artista. Eppure la Pippa ieri era avvolta in un lenzuolo insanguinato tipo quelli che un tempo si esibivano per provare pubblicamente l'avvenuta consumazione del matrimonio. Considerando però il volo dalle scale che s'è fatta qualche sera fa, è intrigante anche l'ipotesi che qualcuno stia cercando maldestramente di farla fuori e l'abbia pugnalata al ventre. A un certo punto la poverina sbaglia a leggere dal gobbo e ammette "Mi sono emozionata, non capisco un cavolo", confusione comprensibile vista la copiosa emorragia che le sgorga dal rene, ammesso che non glielo abbiano asportato poco prima della diretta.
Questa roba si è sposata e si è
riprodotta. Non c'è limite al potere
della Provvidenza. 
Per rimanere in tema medico-ospedaliero, a un certo punto fanno la loro comparsa in questo reparto geriatrico i giovani protagonisti della fiction Braccialetti Rossi. Quando il primario chiede al più piccolo il motivo del successo della serie (per me inspiegabile visto l'irritante faccia della ragazza bionda nel cast), il bambino illustra il concetto di cliffhanger, quel colpo di scena finale che lascia il telespettatore sulle spine. Per esempio, riuscirà il sottoscritto a rimanere sveglio fino alla fine di questo Festival? O stramazzerà al suolo prima della mezzanotte? Lo scopriremo solo nella prossima puntata...
No, vi dico subito che sono rimasto sveglio ancora per un bel po', purtroppo. Ho avuto modo, ahimè, di assistere alla claudicante discesa sul palco della coppia sposata da sessantacinque anni. Con questa ospitata Carlo Conti chiude il ciclo "Family Day" inaugurato nella prima serata con la famiglia Anania, ma mentre il sacro vincolo del matrimonio viene celebrato il vecchietto si lascia sfuggire che le loro nozze sono state praticamente combinate da suo zio. Il conduttore, che si trova a suo agio nei panni di San Valentino (che poi lo hanno decapitato, giusto?), insiste perché i due ottuagenari si bacino, come aveva già fatto con Al Bano e Romina. Evidentemente, per qualche strana perversione, si eccita spiando i vecchietti nella loro intimità.
A proposito di intimo, la soporifera Bianca "Mosca tze-tze" Atzei si esibisce ancora una volta in mutande, a quanto pare le stesse da cinque giorni. Nonostante la sua cantilena, tengo duro, sopporto anche Panariello, di cui l'Ariston non sentiva la mancanza, desisto dalla nanna e mi guardo la Nannini, che finalmente tratta Carlo Conti come merita: da cameriere, visto che gli molla in mano la sua bottiglietta d'acqua. Solo per questo, Gianna, sei una "meravigliosa creatura".
L'unica vera salvezza di questo Festival, però, sono stati gli ospiti stranieri, come il principe Will Smith, lo svitato di Bel Air, che diverte nonostante sia intervistato dal suo petulante cugino Carlton (Conti.)
A questo punto però il sipario delle palpebre va calando, e il richiamo del letto è sempre più irresistibile. Arrivo a malapena all'annuncio dei tre finalisti. Mi perdo le letterine strappalacrime delle vallette. E mi perdo la premiazione. In ogni caso, svegliandomi stamattina, già sapevo che la vittoria è andata a quegli anacronistici tre moschettieri de Il Volo e alla loro Grande amore. Insieme ai tenorini trionfa l'Italia provinciale e mediocre, l'Italia decrepita e reazionaria, un'ostinata verruca attaccata all'Europa.
Ciò che ricorderò di questo Festival, ciò che più di ogni altra cosa lo ha rappresentato sono le originalissime scarpe che Arisa ha calzato due sere fa, i tacchi a spillo con due sfere rosa attaccate ai talloni: due palle.

P.S. Per me la vincitrice morale è lei:


3 commenti:

  1. Due parole, le più abusate del mondo: TI AMO.
    (sono ancora in tempo per San Valentino, vero?)

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  2. (*ma sai quanto io le usi poco, quindi valgono tantissimo *_* )

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    1. Aahahah bobo, so benissimo che non hai il "ti amo" facile! Sappi che ricambio totalmente :****

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