Una serata, quella di ieri, dicevo, anche più spenta del solito. Le pepite sfavillanti della giacca di Raf sono valse a nulla, come pure la camicia da taglialegna con filigrana in lurex luccicante di Biagio Antonacci, presente come "super-ospite" (che poi è un po' come organizzare il cenone di Natale e invitare il nonno come star d'eccezione.) Non poteva mancare il cameo del prezzemolo Bastianich (basta!) che si sbrodola addosso le parole di Quando quando quando. Io vorrei sapere quando quando te ne andrai? Spero presto, presto, presto.
Dopo queste minestre riscaldate, vista l'atmosfera tiepida, c'ha pensato il comico Pintus a surgelare definitivamente l'Ariston con le sue freddure, come neanche capitan Findus. Unica fonte di luce e calore in questo gelo, introdotta vergognosamente dalla Standing ovation di Vasco, è stata naturalmente lei, Charlize Theron. Je t'adore! Per tutta l'intervista mi sorprendo a fissare il televisore con un sorriso ebete, e anche Carlo Senzalodi la guarda come se fosse la Fata Turchina, venuta a trasformare in donne vere quei ceppi di legno delle sue co-presentatrici. Anche la buona Charlize, però, ne spara peggio di Pinocchio quando dice di aver ascoltato i cantanti in gara e giura di trovarli tutti "grandi."
Di sicuro non è stata grande la Grandi, con la sua Un vento senza nome. Dai una come lei mi aspettavo un uragano, o una tramontana da lasciare i brividi, non certo un peto in ascensore. E rimanendo in ambito atmosferico, Anna Tatangelo (la nostra "muchacha troppo sexy", sempre più simile a Belén) si sente "libera come una nuvola che dondola nel vento." Chi si dà tante arie - dicono - è Nina Zilli, che ieri ha tirato fuori dalla scatola delle decorazioni natalizie un centrino dorato, insieme a un pezzo sessanteggiante con qualche parola di troppo: quando canta "io vorrei dare a te quello spazio che ti serve" per me si sta rivolgendo direttamente al testo della canzone, che non sa bene come incastrare sul pentagramma.
I tre tenori sbarbatelli de Il Volo si presentano in scena con delle giacchette di pelle che mi hanno fatto temere volessero cantare la sigla di Happy Days. Uno guarda il mondo attraverso occhiali rosso fuoco, il suo compagno, forse affetto da una strana forma di acne, ha la fronte tutta bitorzoluta che sembra la spalliera di un vecchio divano, e poi c'è il belloccio del gruppo, con indosso dei pantaloni della tuta con tanto di righini bianchi laterali. Sentita l'orrenda aria da operetta pop, la sigla di Happy Days viene da rimpiangerla. A fine esibizione quello in tenuta da jogging scoppia in lacrime (io ho pianto durante l'esibizione, invece). La versione ufficiale è che si è commosso perché è il suo compleanno, per me frigna perché si è accorto solo in quel momento di non essersi cambiato i pantaloni della tuta.
Ma non siamo ancora arrivati alla frutta: Fragola, con quella boccuccia color lampone, sembra appena uscito dal Fantabosco.
WTF? |
I Solidi Idioti si reinventano cantanti e, imitando Cochi e Renato (ma forse supplendo anche alla mancanza degli Elii), mettono in musica l'ipotesi di essere nati per colpa di un preservativo bucato e si lasciano scappare che la vita è un giramento di coglioni, e la mia incondizionata approvazione va a chiunque riesca a far diventare ancora più nero Carlo, che liquida in due minuti la seconda vera guest-star della serata, la barbuta drag-queen Conchita Wurst. Conti la chiama "Tom", neanche fosse Silente che rimprovera Voldemort per le sue riprovevoli scelte di vita, e insiste a rivolgersi a lei col maschile. Per citare quella scimmietta in smoking Prenatal che a un certo punto è apparsa sul palco (credo si chiami Moreno), sarò "crudo, spietato, diretto, ma fin troppo sincero": questo Sanremo è nato democristiano e morirà democristiano.
Democristiano o Ciellino? xD
RispondiEliminaComunque io devo ancora capire chi sia il pazz....emh, lo stilista di Bianca.
No, davvero, nemmeno io a 4 anni e con solo una matita e il pennarello rosso avrei potuto partorire una schifezza del genere!
Mi pare tanto un'incontro dell'ACR ;)
EliminaL'abito della Atzei è fatto dello stesso tessuto di cui sono fatti gli incubi... Ho troppa paura per tentare di scoprire chi l'ha realizzato!
Effettivamente un colpo di "laudato sii" ci stava xD
EliminaMado ma possibile che non si fosse niente di meglio di quel vestito...e non mi riferisco solo a bianca atzei, ma praticamente a quasi tutti i figuranti di sto festival! Non ho parole davvero...
RispondiEliminaPer me è un imbarazzo continuo, continuerò a guardarlo solo per Rocio (per fortuna che c'è lei!)
Adoro questo Raffy intransigente e spietato ahah :*
Grazie bobo, ho proprio il dente avvelenato quest'anno ;)
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