venerdì 13 febbraio 2015

Galleggiare a Sanremo 2015

Ma cos'è successo alle vallette ieri sera? Arisa ha avuto un piccolo incidente e si trascina coraggiosamente sul palco con passo da pecorella zoppa, mentre Emma invece è gonfia, demotivata, sbuffa, frigna che nessuno le fa mai i complimenti, si lamenta con Carlo di non poter cantare come concorrente in gara... Si vede che sta soffrendo internamente, che si sente trascurata e il padrone di casa non fa nulla per tirarla un su. Eppure viene voglia di adorarla: con quel vestito sembra il Vitello d'Oro idolatrato dagli ebrei in assenza di Mosè.
Le parti si sono invertite, visto che fino a ieri era stata Arisa ad essere di umore ballerino, colpa - l'ha dichiarato lei - della sindrome premestruale. Eppure da quando è stata spint... ehm... è caduta dalle scale, la Rosalba Pippa si è decisamente ringalluzzita, scherza e sorride allegra come non mai. Poi la verità sale a galla, ed è la stessa Arisa a dirlo con la sua proverbiale sincerità: è strafatta di anestetici, o di analgesici ("Ah, perché non sono la stessa cosa?"). Di qualunque cosa si tratti, lei dice: "lo consiglio a tutti!" Come se questo Festival non fosse abbastanza anestetico.
Un mistero non chiarito, invece, è come mai Chiara Galiazzo avesse le dita tutte sporche d'oro. Era un riferimento a Gold degli Spandau Ballet, super-ospiti della puntatona nostalgica, o ha cercato di consolare la depressa Emma?
E' un aereo? E' un uccello?
No! E' Super-Nina Zilli. 
La giovane cantante sconfitta, la barese Serena Brancale, canta opportunamente una canzone dal titolo "Galleggiare": in effetti anche questa serata de "I migliori anni" si è consumata in un clima di placida sospensione, con ospiti ed eventi che fluttuano stancamente in una boule de neige nelle mani di Conti. Samanta Cristoforetti galleggia nello spazio come un carciofino sottolio, con l'assenza di gravità che fa da push-up ai suoi due satelliti naturali, Deimos e Phobos, da cui stanno per staccarsi capezzoli-razzo, poi una medusa gigante si materializza durante l'esibizione di Grignani e sfortunatamente non riesce a ghermirlo e paralizzarlo col suo veleno. In questo acquario non manca Malika Ayane vestita di grigio manta e Nina Zilli, con una mantella da razza, mentre Arisa spazza via il fondale sabbioso con una gonna che più che da sirena è da Ursula, la donna-polpo. Sembra di guardare quel vecchio screen-saver con i pesci degli abissi. In superficie, invece, sulla litoranea che porta ad Alghero, viaggiano a tutta velocità Platinette e Grazia Di Michele, coloratissime Thelma e Louise in tenuta da spiaggia. Dagli stessi lidi veleggia anche la sarda Bianca Atzei, che sfoggia un'altra gonna-zanzariera.
Capirete perché a fine serata Lara Fabian agonizza cantando "Sto male."  E sapessi io a guardare te, con quella faccia da Floradora, la cagnolina di Paolo Limiti. Non sta tanto bene nemmeno il povero, dolce Raf, che è rimasto totalmente senza voce, ma anche senza buongusto, considerato il roseto che si è fatto crescere addosso. In ottima forma, al contrario, la tatangelica Anna, con un ondeggiante abito bianco e nero, uno ying e yang di perfetta eleganza, peccato per la maschera di trucco da teatro kabuki. Accanto a lei Emma pare ancora più abbattuta e tracagnotta, con l'abito color oro che le marcisce addosso come una verza stracotta.
Visto che si fa il mazzo per cantare
ma nessuno glielo dà un mazzo di fiori...
Pur imbronciata, la Marrone non sbaglia quando dice di voler mandar giù anche lei gli analgesici di Arisa, così da risparmiare sui comici, perché fino ad ora a Sanremo di comici non ne ho visti nemmeno io. Luca e Paolo partono bene con una raffica di puro cinismo, ironizzando sugli elogi funebri agli artisti scomparsi che intasano la televisione e i social network. Poi però non ho capito il loro finto matrimonio, con Paolo sempre più preoccupato mentre Luca gli elenca le gioie, ma soprattutto i dolori della vita di coppia, come la suocera, la comunione dei beni o l'assistenza in salute e in malattia. Non ho ben capito dove volessero arrivare, perché di ridere non faceva ridere. Cosa avranno voluto dire? Che il matrimonio è la tomba dell'amore, perciò non vale la pena lottare per averne diritto? Che infondo i gay sono fortunati a poter volare di fiore in fiore e devono solo ringraziare, invece che avanzare assurde pretese? Mah. In ogni caso, non mi interessa l'opinione di un duo comico che ha il coraggio di rispolverare battute come: "E cosa vuoi di più?", "Un Lucano non mi dispiacerebbe." Ho detto tutto. Uno sketch che probabilmente avranno scritto in aereo.
Ancora una volta questo Festival si rivela un'edizione passivo-aggressiva, in cui tutto va bene, ci vogliamo tutti bene (come quando si fa cantare la sigla a Federico Paciotti, un tenore con la chitarra elettrica, che unisce opera lirica e rock, per accontentare tutti), eppure, orwellianamente, non si riesce a fare  a meno di ricordare, con piccoli gesti o battute sottovoce, che, per quanto siamo tutti uguali e normali, qualcuno è più uguale e più normale di altri.

6 commenti:

  1. Ahahahahahah Raffy mi hai fatto morire! :D
    Totalmente in accordo con te, anche a me sembra di galleggiare davanti alla tv in attesa che la corrente della sonnolenza mi porti dritta nel letto!

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    1. Ahahahah tu hai resistito più di me però bobo! Masini mi ha dato il colpo di grazia ieri

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  2. Ho visto anche io il pezzetti in cui Arisa inneggia agli anestetici, ma sinceramente non noto la differenza da quando invece è per così dire "sobria".
    Non disperare anche qui abbiamo programmi spazzatura, ieri ne ho visto uno con la versione British di Platinette... Che in confronto la nostra è un luminare d'alta classe

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    1. Ahahah in effetti, per me qualche disturbo della personalità ce l'ha quella lì!
      Comunque pagherei per guardare del buon trash inglese, invece che questo circo di ipocriti ;)

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    2. Ho trovato ipocrita anche il programma inglese in realtà: queste "celebrità" stavano facendo una sfida di cucina, la British Platinette non faceva altro che sporcarsi di cibo, rovesciandolo ovunque...cosa che comunque non faceva ridere proprio nessuno, anzi la classificava come la più deficiente del gruppo. Poi vieni a sapere che lo show lo stanno facendo per raccogliere fondi per i bambini che muoiono di fame in Uganda, con tanto di spezzoni di documentario e scene pietose... E allora lì ti indigni ancora di più per sta scema che si versa il cibo addosso.

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    3. Ah be allora hai ragione a indignarti....

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